Scuola di Giornalismo Sportivo

Corso di giornalismo sportivo: Jorginho e Koulibaly; dalle critiche al palcoscenico

Tommaso Allocca, partecipante al corso organizzato da 100×100 Napoli, ha analizzato la grande stagione realizzata da centrale senegalese e dal regista italo-brasiliano.

Il calcio è come la vita e di essa ne è perfetta metafora. Rappresenta e mette in moto tutti i sentimenti ed i momenti possibili. Emblematiche in senso positivo sono le vicende di Jorginho e Koulibaly, due pilastri del Napoli miracoloso di Sarri che hanno faticato non poco a ritagliarsi uno spazio importante. Eppure Jorginho, talentuoso centrocampista proveniente dal Verona, acquistato nel gennaio del 2014, ha iniziato con il piede giusto. Nella prima stagione con il Napoli ha collezionato complessivamente 19 presenze che, sommate alla altrettante gare disputate nel Verona nel primo scorcio di stagione, fanno un totale di 3171 minuti. I problemi sono sorti nella stagione successiva dove oltre a diminuire il tempo giocato, passato a 2105’ ha visto crescere il dato delle panchine. Sono ben 19 le volte in cui Jorginho non è stato titolare, 23 se consideriamo anche le 4 non convocazioni del ragazzo, segnale evidente della poca fiducia conferitagli. Si era giunti ad un punto cruciale dove il giocatore sembrava indesiderato e probabile partente. Il trend con Sarri si è invertito, il giocatore rinvigorito e rinfrancato nella testa dal tecnico toscano ha disputato 35 gare tra Europa League, Campionato e Coppa Italia per un totale di 2773 minuti. Non solo, ha visto passare il suo valore di mercato da 9 a 18 milioni e a coronamento di ciò gli è arrivata la convocazione dalla Nazionale italiana. Il Napoli avrà tra le sue fila il gioiello 24enne italo-brasiliano fino al 2020 grazie ad un contratto che lo lega a sé. Kalidou Koulibaly, difensore franco-senegalese dalla potenza fisica straripante di 24 anni, voluto da Benitez ed acquistato nel 2014, ha vissuto lo stesso iter di Jorginho. Impiegato dapprima con continuità nella sua prima stagione totalizzando 27 presenze in Campionato, 7 in Europa League, 2 nei preliminari di Champions League, 2 in Coppa Italia ed 1 in Supercoppa italiana, è stato gradualmente relegato ai margini. Complice qualche errore tecnico di troppo e qualche cartellino per gioco falloso nella seconda parte dell’annata il gigante Kalidou si è accomodato in panchina ben 12 volte ed in un’occasione non è stato convocato. Quest’anno la musica è cambiata e le prestazioni non sono più altalenanti, Koulibaly è diventato un punto fermo della difesa del Napoli. Praticamente sempre utilizzato dall’inizio da Sarri, ha visto lievitare il suo valore di mercato da 9 a quasi 20 milioni. Il contratto gli scade nel 2019, Il Napoli intende blindare il giocatore su cui diverse squadre hanno posato occhi interessati tra cui il Bayern Monaco ed il Manchester United. Si tratta per il rinnovo con adeguamento. La stagione, del resto, era iniziata come meglio non si poteva. Koulibaly a settembre ha siglato la sua prima presenza con la nazionale del Senegal. Corsi e ricorsi che riguardano due straordinari interpreti della squadra di Sarri.

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