Tommaso Allocca, partecipante al corso diretto da Paolo Del Genio, ha analizzato il pareggio degli azzurri al Franchi.
L’1-1 tra Fiorentina e Napoli all’ Artemio Franchi di Firenze è scaturito da una gara intensa e per larghi tratti spettacolare.
Capovolgimenti di fronte continui, il giusto agonismo, la continua propensione al gioco offensivo , il fare che ha dominato sulla speculazione tattica, sono stati i ghiotti ingredienti della sfida.
Nota di merito ai due allenatori e all’atteggiamento propositivo che fin dall’inizio della stagione da neo insediati hanno dato alle rispettive compagini, sempre votate all’attacco a prescindere dalla posta in palio.
Unico dictat essere o quantomeno cercare di essere sé stessi piuttosto che aspettare e rischiare di subire le mosse altrui. Non va trascurata l’organizzazione ed il lavoro tattico che i due allenatori, Sarri e Paulo Sousa hanno saputo trasmettere , guadagnandosi molto presto la stima dei giocatori (per nulla scontata) ed instillando nella loro testa dosi di ascolto attivo ed entusiasmo a profusione.
Al Franchi ambedue le squadre si giocavano punti preziosi: per il Napoli c’era la possibilità di agguantare la vetta per continuare a credere nello scudetto e la Fiorentina voleva rimanere dentro il treno che la porterà a fine anno in Champions League. La Viola sarà impegnata il prossimo turno nell’anticipo di campionato in uno scontro diretto all’Olimpico contro la Roma che ha i suoi stessi punti.
Il Napoli avrà cinque turni abbordabili con squadre di rango inferiore che se sfruttati a dovere e con la complicità di un passo falso juventino potranno consentirgli un aggancio in vetta. Spesso si giustificano nel nostro campionato gare opache e poco spettacolari, chiuse in un rigido e bieco tatticismo dove l’impedire a tutti i costi la giocata altrui diventa il solo imperativo categorico.
E invece a Firenze è accaduto l’impensabile, il mai visto, è sembrato di stare in Inghilterra ha detto qualcuno e a poco conta il ricordo delle due eliminazioni patite rovinosamente pochi giorni fa dal Napoli e dalla Fiorentina nei sedicesimi di Europa League, per una volta è bello sentirsi ed immaginare di essere stati straordinariamente diversi.
Lo spot promozionale da esportazione globale del calcio italiano dunque non deve essere infangato in nessun modo. L’augurio è che non resti un’eccezione ma che si continui nel solco spettacolare che Napoli e Fiorentina hanno tracciato fatto di coraggio, lavoro ed idee.