Luca Salvadori, partecipante al corso diretto da Paolo Del Genio, ha analizzato il match defli azzurri contro la Fiorentina.
Dopo le cocenti eliminazioni di Europa League, Fiorentina e Napoli giocano una bella partita al Franchi, pareggiando per 1-1 nel posticipo della ventisettesima giornata di serie A.
Dopo un avvio scoppiettante, le due squadre si dividono le frazioni di gioco: viola meglio nel primo tempo, azzurri più pericolosi nel secondo tempo ma il risultato finale scontenta sia Sarri che Sousa.
La Fiorentina fa la partita e va subito in vantaggio. Il gol arriva alla prima occasione: Callejon concede calcio d’angolo, dalla bandierina Borja Valero pennella un pallone al centro dell’area sul quale Marcos Alonso, prende bene il tempo, anticipa Hysaj e batte Reina di testa.
La gioia dei tifosi fiorentini però, dura meno di un minuto. Dall’altra parte, lo stesso Alonso, sbaglia l’appoggio su rinvio lungo degli azzurri: palla regalata ad Higuain che al secondo pallone toccato, da uno sguardo alla porta, vede Tatarusanu fuori dai pali e realizza il pareggio immediato.
La Fiorentina pressa alto e mette alle strette gli azzurri. Koulibaly perde un palla sanguinosa a centrocampo, Tello lancia Kalinic che a tu per tu con Reina centra la traversa. Sul finale di tempo, invece, è Tello a graziare gli azzurri con un incrocio dei pali colpito all’interno dell’area. Per il Napoli da segnalare un ottimo assist di Higuain al centro dell’area per Hamsik, sprecato però dal capitano azzurro.
Nella ripresa si vede un Napoli diverso e più consapevole delle proprie forze . Sono gli azzurri ad avere le occasioni migliori, prima con Callejon e poi con Higuain, entrambi ipnotizzati da un attento Tatarusanu. Sarri poi sostituisce uno spento Allan inserendo Lopez. Sousa risponde con Bernardeschi, a cui era stato inizialmente preferito Fernandez, tra i migliori della Fiorentina.
Più tardi tra le file dei partenopei, entra Mertens per Callejon ma le due squadre sembrano accusare la stanchezza dell’impegno di Europa League. Il gioco col passare dei minuti cala di ritmo e di intensità. L’occasione al 92′ capita sui piedi di Lorenzo Insigne, ma ancora un Tatarusanu strepitoso nega la gioia agli azzurri. E’ l’ultima emozione di un match terminato con un pareggio, che lascia l’amaro in bocca ad entrambe le compagini.