Daniele Arcella, partecipante al corso organizzato da 100x100Napoli, ha analizzato la crescita esponenziale del calcio spagnolo.
Diamo subito i numeri: nel terzo millennio le squadre spagnole hanno conquistato 23 trofei europei su 48 (tra Champions, Europa League e Supercoppa), cui vanno aggiunti 4 Mondiali per club. Per capirci, la nazione che insegue al secondo posto è l’Inghilterra, 7 trofei, mentre l’Italia è terza con 5. Nelle ultime 8 stagioni, per 5 volte la coppa dei Campioni prima e Champions League dopo, è andata in Spagna, tre volte a Barcellona, una a Madrid sponda Real. Quest’anno, teatro della grande finale europea per club sarà Milano che ospiterà, nemmeno a farlo apposta, la sfida tra Real-Atletico, in un derby tutto madrileno. Ma attenzione, non sono solo Barcellona e Real Madrid, le squadre più prestigiose del calcio iberico ma Atletico Madrid appunto, Siviglia e Valencia. Su 16 edizioni di Champions League le squadre spagnole ne hanno vinte sette, 8 su 17 se contiamo quella che verrà assegnata il 28 maggio a Milano. Stesso discorso vale per l’Europa League (7 su 16), con il Liverpool unico ostacolo, in finale contro il Siviglia, alla terza doppietta consecutiva (Europa League-Champions) della Spagna. Ma cosa ha scatenato questo strapotere europeo iberico? La risposta non è semplice: Real Madrid e Barcellona sono squadre che hanno budget spesso superiori al resto delle squadre europee, Atletico Madrid non è sicuramente una delle società che investe di più in Europa, mentre Siviglia, Villarreal e Valencia sono più supermercati di lusso per le big europee che squadre da mercati faraonici. Molti sostengono che è il modo di giocare spagnolo che porta le squadre iberiche a dominare l’Europa, ma anche quest’affermazione non è vera al 100%: infatti Atletico e Villarreal non praticano un gioco molto spettacolare ed offensivo anzi il punto di forza delle due squadre è proprio la difesa. Discorso a parte vale per il Siviglia, bello e vincente in Europa, meno bella e molto meno vincente in patria. Quindi fatturati e spettacolarità tattica a parte cosa potrebbe aver inciso? Una terza spiegazione potrebbe individuarsi nella capacità della Spagna di approfittare della crisi del calcio italiano e anche inglese. Sì, perché nonostante la Premier League sia considerata quasi all’unanimità il campionato più bello del mondo, a livello europeo il calcio inglese è in crisi nonostante incenti investimenti dei club d’Oltremanica non manchino. Mentre il calcio italiano in Europa negli ultimi anni è rappresentato solo dalla presenza più o meno costante della Juventus. Sono periodi: prima è toccato a noi, prima ancora agli inglesi e ai tedeschi. Le grandi squadre solitamente hanno dei cicli vincenti, e questo è il momento delle squadre spagnole.