I partecipanti al corso diretto da Paolo Del Genio hanno analizzato la stagione di alcuni calciatori del Napoli.
Luca Salvadori
Josè Maria Callejon
Messo in forte discussione tra le tante voci di mercato, uno scarso rendimento dal punto di vista fisico e il gol che tardava ad arrivare. Un tunnel dal quale non riusciva più ad uscire e che sembrava lo avesse già portato via da Napoli. Poi, quando tutto sembrava perduto, è arrivata la svolta.
In campionato aveva segnato un solo gol in diciannove gare tra le sfide di andata e ritorno con la Roma. Poi la rete nei minuti finali nel 3-0 alla Fiorentina, che lo ho sbloccato dopo un lungo digiuno. Assist di lnsigne, che rientrato dopo un lungo infortunio, serve una palla d’oro al giocatore.
Si è ripetuto successivamente, nella gara con il Wolfsburg in Europa League e successivamente, in campionato con il Cagliari dove in un solo minuto ha messo ancora una volta in evidenza le sue grandi qualità. Segue alla lettera le indicazioni dell’allenatore e lo fa con grande attenzione. Preciso, puntuale, attento in fase di ripiegamento e micidiale in fase realizzativa.
Questo è il Callejon che i tifosi del Napoli avevano imparato a conoscere e che sembra essere tornato ai livelli altissimi dello scorso anno. Un valore aggiunto per questa squadra , e che ha fatto innamorare mezza Europa. Molte infatti le richieste di club, pervenute a De Laurentiis la scorsa estate per provare a strapparlo via. Nessuna trattativa mai avviata anche per il grande legame che unisce lo spagnolo alla città e al tecnico Benitez, che lo ha rilanciato con ottimi risultati.
Esterni come lui che garantiscono le due fasi non ce ne sono in giro. E Callejon, questo Callejon va tenuto decisamente stretto.
Francesco Natalino
Andujar Si è preso la maglia da titolare a suon di ottime prestazioni, è uno dei leader dello spogliatoio e sempre più una garanzia.
Molto probabilmente farà ancora parte del progetto Napoli.
Tommaso Allocca
Britos: “Storia di un gigante ritrovato”
Miguel Angel Britos, difensore uruguaiano di Maldonado, milita nel campionato italiano di Serie A dal 2008, anno in cui venne ingaggiato dal Bologna. Dotato di un grande fisicità ed una discreta tecnica di base. Nel corso della sua carriera ha vissuto alti e bassi non riuscendo ad esprimere appieno il suo potenziale, patendo anche frequenti infortuni.
Stessa storia anche da quando è tra le fila del Napoli, squadra che ha puntato su di lui nel 2011, dove il gigante uruguagio ha finora disputato 95 partite siglando tre reti. L’allenatore dei partenopei di quella annata, Walter Mazzari, lo volle fortemente , ritenendolo idoneo a ricoprire il ruolo di difensore nella sua famigerata retroguardia a tre.
Anche l’allenatore attuale del Napoli Rafa Benitez ha puntato fin da subito su di lui , preferendolo la passata stagione al capitano Paolo Cannavaro e quest’anno impiegandolo anche da terzino sinistro. Alla soglia dei trenta e con il contratto in scadenza, il difensore sembra vivere ora il suo momento migliore da quando è a Napoli, fatta salva la pessima prestazione di tutta la squadra rimediata allo stadio Castellani di Empoli.
Impiegato con maggiore continuità, 8 volte nelle ultime dieci partite (una in meno del totem Albiol) sta garantendo affidabilità all’intero reparto. Memorabile è stata la sua prestazione gladiatoria nella trasferta di Wolfsburg. Merito di questa continuità di rendimento sicuramente dell’allenatore che ha sempre creduto in lui ma soprattutto del ragazzo che attraverso l’impegno ed il lavoro ha saputo rispondere non a parole ma coi i fatti alle non poche critiche che gli sono spesso piovute contro.
Marco Salvadori
Insigne
Nelle sue lacrime dopo la rete in Napoli Sampdoria, c’era tutta la rabbia per i momenti difficili attraversati in questi ultimi mesi. L’ultimo gol lo aveva messo a segno contro il Torino. Poi, l’infortunio di Firenze con la rottura del crociato anteriore del ginocchio destro proprio nel suo momento migliore quando, a suon di ottime prestazioni, era riuscito finalmente a convincere anche i più scettici.
Da lì il periodo di assenza per lui e di difficoltà per il Napoli che ha dovuto fare a meno di un giocatore fondamentale per gli schemi di Benitez. Ma questo non ha abbattuto Lorenzo. IL talento di Frattamaggiore si è subito rialzato. Dopo l’ operazione al legamento, ha cominciato la sua riabilitazione e in soli 4 mesi è tornato a disposizione della sua squadra e del suo allenatore, che adesso, sa di poter ricontare sul giovane napoletano.
Ormai le voci dell’anno scorso di chi lo voleva via dalla squadra, sono solo un lontano ricordo. L’impressione è che già alla fine di questa stagione, le parti si incontreranno per prolungare il contratto in scadenza nel 2018. Ora, le lacrime in quella che è stata la sua prima volta da capitano.
Era un’emozione che aveva già vissuto, ma mai dall’ inizio. Il suo contributo sarà fondamentale,in un finale di stagione, che può dare grandi soddisfazioni a tutti i tifosi azzurri.