Il quotidiano Repubblica ha intervistato l’etologo Enrico Alleva, che ha parlato dell’ipotesi secondo cui i cani riuscirebbero a “fiutare” il Coronavirus.
“All’Università Statale di Milano c’è un gruppo di giovani e brillanti allieve che sta verificando questa ipotesi. Sono studi ancora alla fase iniziale. Si stanno concentrando sulle ossa su cui si sviluppa la mucosa nasale dei cani. Queste ossa sono indicatori dell’olfatto della specie: tanto più sono complesse quanto più la specie ha un olfatto raffinato.
Penso che quando i ricercatori ottengono adeguati finanziamenti per i loro studi, i risultati non tardano ad arrivare. Come nel caso delle scienziate di Milano. Questo gruppo di scienziate milanesi ha ricevuto un congruo finanziamento dalla Fondazione Cariplo per uno studio mirato alla previsione precoce dei tumori, prima che cominciassero questo studio che potrebbe avere risvolti imprevedibili nella battaglia contro il Covid-19″.
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