L’editorialista di Repubblica ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli.
Antonio Corbo, editorialista di Repubblica, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, mettendo a confronto il Napoli di Sarri e quello di Vinicio: “E’ stato più rivoluzionario il Napoli di Vinicio, ha portato la marcatura a zona, una vera rivoluzione. Lui ha cambiato al preparazione atletica ed ha trasmesso la sua forza di volontà. Con un Burgnich 40enne impostò la difesa a zona, fu un capolavoro di coraggio”.
Poi sul capitolo arbitri: “Sono dei professionisti ed hanno famiglia. Una volta l’onestà dell’arbitro faceva parte del suo ‘fanatismo’, della sua moralità. Oggi l’arbitro è un professionista. Faccio un esempio: io sono in barca e faccio il giornalista e ho il conto in banca da giornalista, poi arriva un latifondista che ha tanti soldi, il direttore della banca, chi saluterà prima!? Se c’è una decisione da prendere, si tende a favorire la squadra più forte. Poi ci sono arbitri come Rizzoli che oltre a questa pressione, sono anche mediocri. Se tratto male la squadra prima in classifica, questa farà grandi polemiche, e il designatore non lo designerà più per la capolista, quindi per i big-match. Una sola volta ha vinto il Verona lo scudetto, quando c’era il sorteggio integrale. Ma non bisogna arrendersi. Ferlaino e Viola sono riusciti a vincere sostituendo il potere politico di Roma e Napoli al potere industriale di Torino e Milano. Se De Laurentiis vuole vincere, deve assumere una certa politica federale, esercitando il potere nelle stanze giuste, mettendo in lega e Federcalcio dirigenti che diano voti agli arbitri perchè diventino internazionali”.