Antonio Corbo, giornalista de La Repubblica, ha commentato proprio sulle pagine del quotidiano la sentenza di ieri del Giudice Sportivo.
Nel commentare la sentenza, Antonio Corbo sottolinea come la sentenza di ieri sia un messaggio per tutti i club di Serie A: nessuno faccia come il Napoli, che si presentino tutti a giocare anche se la squadra è falcidiata dal virus. Un messaggio che invita, ancora una volta, a rispettare il protocollo dato che Lega Serie A e Federcalcio vogliono chiudere a tutti i costi il campionato. Il giornalista, poi, sottolinea che quella di ieri è solo la prima barriera eretta per difendere il campionato.
Poi Corbo continua, parlando del fatto che Juventus-Napoli ha creato tre scontri diversi. Il primo tra Napoli e giustizia sportiva, poi tra protocollo della Lega e autorità sanitarie ed infine tra giudici sportivi e poteri dello Stato; il Giudice Sportivo Mastrandrea, riferisce Antonio Corbo, ha ridotto il diritto ad un orologio. Questo perché il Napoli aveva già rinunciato a partire il sabato, interpretando bene la prima lettera dell’Asl, ma quest’ultima ha reso il divieto ufficiale solo il 4 ottobre.
In chiusura, si parla del fatto che il Napoli potrebbe perdere anche nella Corte Sportiva di Appello; ci potrebbero essere, però, spazi di difesa più agibili al Collegio Coni.