A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Corbo, giornalista ed editorialista de La Repubblica.
“Spavone?
Io non lo conosco ma mi dicono che è molto interessante. Ambidestro, 17 anni, nato il 10 maggio cioè il giorno del primo Scudetto, quindi sotto buone stelle. Mi sono convinto che il manager di Insigne, Pisacane, da una parte vuole trattare per gli interessi del suo assistito ma deve anche fare di tutto per migliorare questo rapporto con De Laurentiis perché lo stesso Spavone poi potrebbe andare all’estero. Sarebbe un motivo in più per tenere sempre in piedi un discorso, che però deve proseguire in silenzio, senza momenti che possano turbare i giocatori. La serenità di Insigne equivale a un pezzettino di Scudetto.
Insigne ha sulle spalle una bella fetta di Nazionale. Poi c’è il Napoli, non dimentichiamolo. Si sta comportando in maniera ineccepibile anche Spalletti, gestendolo senza sbilanciarsi a favore della società. Jorginho? Giusto fargli battere il rigore, ha anche acquisito a ripetersi perché in campo tutti notano la sua serietà e la sua partecipazione. Il giocatore ha dato tanto. Dialoghi degli arbitri? Se parlano possono infiammare situazioni che già scottano e far divampare polemiche. Se si spiegassero però con una via di mezzo sarebbe meglio. Magari delle dirette social come De Luca? Magari le domande a lui le faranno i magistrati. Non è la prima volta che finisce in rotta di collisione co la giustizia. Al di là dei cavalli di battaglia cioè sanità e rifiuti, due disfatte, c’è tutto un mondo che ruota intorno alla Regione che mostra cose buone. Agli arbtri bisogna dare la facoltà all’arbitro dopo la partita di chiarire ciò che lui e il VAR non sono riusciti a rendere chiaro durante il match. Doveroso rispettare la decisione che Insigne reputerà migliore”.