Antonio Corbo, editorialista de La Repubblica, sul quotidiano s’è soffermato su ciò che è andato e ciò che non è andato nel match contro la Sampdoria:
“Due buoni motivi per gradire la vittoria sulla Samp. Il primo è nel ricordo dello scadente pareggio della Juve a Firenze. Non si vede la squadra degli scudetti né la vernice dorata che si aspettava dall’esteta Sarri, nell’ordinaria blusa blu irriconoscibile come il suo gioco. Sempre più forte la nostalgia di quell’allenatore controcorrente, ora costretto a rinunciare alla sua orgoglioso tuta operaia e persino a dimenticare i torti subiti nel suo felice triennio a Napoli. Maurizio, come sei cambiato. L’altro pregio è nella ripresa: appare un Napoli più veloce ed essenziale, dopo un avvio dispersivo. Il gol di Mertens dopo neanche un quarto d’ora conferma la duttilità di un attaccante che invecchiando non perde agilità e destrezza. E’ cambiato anche lui, per sua fortuna in meglio: non è più lo scattista malinconico che in panchina aspettava il cambio con Insigne”.