Nel suo editoriale che è possibile leggere su “Repubblica” oggi in edicola Antonio Corbo fa il punto sul Napoli e sul calcio italiano alle prese con l’emergenza coronavirus.
Questi alcuni passaggi dell’editoriale di Corbo.
“Si possono immaginare tre punti fermi sul futuro del calcio: sacrificati gli Europei rinviati a Natale o a giugno 2021; la stagione terminerà il 30 giugno; salvati campionati e coppe.
Lo scenario prevede una serie di novità. Juve e Inter pronte a sfidarsi nella folle corsa a spendere ciao fair-play finanziario; i piccoli club sempre più in affanno; le incognite Milan e Roma; una fascia medio-alta con Atalanta, Napoli e Lazio.
Napoli e Lazio rafforzati da un patto non più segreto sancito intorno al nome di Paolo Dal Pino. De Laurentiis e Lotito si sono promessi rispetto e lealtà.
Se non si completano i campionati secondo gli accordi con le Tv alcuni club rischiano di fallire.
Non ha molte speranze il progetto di congelare le retrocessioni e ammettere due squadre della Serie B e compensare con 22 squadre e più gare i mancati introiti di Sky.
Niente proroghe. I contratti scadono il 30 giugno.
Ritiri non prima del 30 luglio e il Napoli dovrà trattare con Trentino Marketing. Il centro che ospita il Napoli paga 800 mila euro, ad agosto non ha interesse è già pieno.
L’asse con Lotito rende il Napoli più forte. De Laurentiis in Lega è molto ascoltato. Ha imposto la videoconferenza che darà con il cambio dello statuto meno spese e gli stessi effetti dei verbosi incontri di Milano. Comincia la manovra per un maggiore distacco dalla FIGC. la Superlega proposta dalla Juventus è sparito dall’agenda e l’Inter a stento parla con Dal Pino”.