Rassegna Stampa

Corbo: “Dopo il covid Napoli forte ma in difficoltà sul mercato”

antonio corbo

Nel suo editoriale pubblicato su Repubblica oggi in edicola, Antonio Corbo fa il punto sul mercato del Napoli e del momento del calcio non solo italiano nell’era del coronavirus.

Questi alcuni passaggi dell’analisi di Corbo.

“Gli stadi non riaprono per ora, l’ha detto il premier Conte a Cernobbio. Ed è giusto così. Se c’è inquietudine per sistemare in classe alunni di solito ordinati, è follia riportare in curve e tribune i tifosi spesso esagitati passando
per metrò, bus, botteghini e tornelli, magari agguati e tafferugli.

Molti si chiedono che calcio sarà dopo l’emergenza virus. Ma non è finita, ed il disastro finanziario si legge nei bilanci. I club condannati a giocarsi lo scudetto nascondono la verità sotto volute di fumo. Cercano vecchi leoni, feroci ma ingrigiti, di poco prezzo ma di altissimi ingaggi.

Il coronavirus ha lasciato il calcio europeo nel grande ingorgo, si muovono solo gli emiri di Abu Dhabi e Qatar che finanziano il City a Manchester (interessato a Koulibaly) e il Psg a Parigi. Rallentano anche i cinesi.  Una crisi che attrae però i fondi di investimento Usa. L’ultimo ad entrare in Premier è Pif (Pubblic Investment fund) che rileva per 440 milioni di euro il Newcastle. 

Dalla rivoluzione del Covid esce il Napoli ancora forte ma in difficoltà. Stenta a vendere, non solo Koulibaly, Milik, Ghoulam, Llorente, forse Demme. Anche un plotone di soldatini come Ounas, Younes, Ciciretti, Tutino, Luperto, Gaetano. Sono in disarmonia le due anime: quella commerciale scava soldi anche nelle rocce con De Laurentiis, quella tecnica è meno fortunata, si pensa a Politano e Lozano.

Ma Osimhen sembra la prima grande luce.

Ci sono ruoli da coprire. Difensore sinistro, uno o due mediani per il 4-2-3-1, un destro tattico come Callejon.

 Gli altri stanno molto peggio”. 

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