Il giornalista su “La Repubblica Napoli” commenta così l’atteggiamento mediatico della società. Di seguito alcuni stralci.
“Il Napoli dovrebbe fermarsi, riflettere, guardarsi intorno. Perché la società che non ha passivi in bilancio ne’ chiede favori a infront, perché la squadra che dà il miglior gioco del campionato, sono trattate sia l’una che l’altra come ciurme nei porti del terzo mondo?
De Laurentiis e Sarri hanno reso il Napoli prigioniero dei loro umori. L’attacco del presidente dopo la sconfitta di Madrid e l’eclatante silenzio dell’allenatore sempre più irato fanno il giro di giornali, tv, radio e web. Non è la prima volta. L’immagine del Napoli è debilitata: un teatrino di duellanti che si fanno del male a vicenda, nonostante abbiano tutt’e due incontestabili meriti.
Nei giorni cruciali che della lotta per la presidenza federale, con Marcello Nicchi spettatore interessato a rimanere capo dell’Aia, pensate che gli arbitri ormai professionisti ben pagati siano attenti a non sbagliare, nella stessa misura, con tutti? Temono dirigenti potenti e compatti anche quando siedono in tribuna o il Napoli che inventa suo portavoce il direttore sportivo Giuntoli muto fino alle 23 di martedì, che è diretta dai tweet di un presidente che nel calcio insegue più gli aspetti economici che l’equità in campionato e coppe, con un allenatore che non spiega nulla di nulla, neanche se certi acquisti li ha voluti o subiti e scopre Rog il 28 febbraio?”
Per la lettura completa dell’articolo vi rimandiamo all’edizione de “La Repubblica – Napoli”