L’editoriale di Gianfranco Coppola, storico giornalista Rai, sull’edizione odierna del “Roma”.
Senza misura. De Laurentiis e de Magistris a centro ring, intorno folle contrapposte ed urlanti. Non vale neanche il tipico e classico “fuori i secondi” rivolto a maestri ed assistenti aggrappati alle dodici corde. Non c’è tempo. Se le suonano senza tentennamenti. L’uomo medio rimane perplesso.L’uomo normale basito. Ma la razza è in via di estinzione, grazie a WhatsApp, mail, messenger e chi più ne sa ecco che ganci e montanti, diretti ed uppercut vengono riproposti maniacalmente aspettando l’okay del ricevitore. Come disse Scalfaro (chi era costui?…) non ci sto.
Il presidente del Napoli ha saltuariamente strizzato l’occhio al Governatore De Luca, che pure mai ha messo piede al San Paolo (ma non è una colpa, sia chiaro, avendo tutto il diritto di dedicare i momenti liberi alla sfera dei sentimenti e del privato) e ha evidentemente sopportato al suo fianco il Sindaco di Napoli prima che lo strappo diventasse coriandoli di stoffa. È noto che dopo sfuriate presidenziali la curva B ha invitato il primo cittadino a prendere posto nel settore del cuore, e LdM ha gradito. Alla prossima. È noto che Adl ha preso lo spazio desiderato sui giornali per dire la sua, alla sua maniera. Sindaco inadeguato. La vicenda dei sediolini acquistati dalla Regione (per le Universiadi ci sono fondi) è servita per dire che il Comune non spende ma pretende quote, percentuali etc. Cose peraltro sancite da accordi. Ma la Regione da tempo dice che per il San Carlo, non per esempio, di cui ci si vanta per prestigio ed attività, è l’ente di Palazzo Santa Lucia che scuce risorse fondamentali. Alle corte: il Napoli entra prepotentemente nella contesa per la poltrona di Governatore.
I due non si amano, seppur con toni appena meno infuocati si sfidano da tempo, evitando persino il saluto istituzionale. Tant’è, ormai così va. De Luca punta al bis, De Magistris tenta l’unghiata. Quando “incontra” è un osso duro per tutti. Piace, incalza, motiva. Al di là della sfida tra chi sta seminando e chi propone, resta ormai certo che il calcio a volte si sopravvaluta ritenendo di avere un Peso che nei tempi moderni è nettamente inferiore ad una volta. Probabilmente da qui al voto le giravolte saranno numerose, e farà parte del gioco. Per ora la cosa che più sta a cuore ai tifosi, è che il gioco di Ancelotti tra l’eredità sarriana e le sue idee stia già facendo il paio con cuore e vittorie.
A Carlo piacerà ammirare Napoli dalla sua casa sulla collina del Vomero, ascoltare i consigli di vecchi e nuovi amici per buoni ristoranti, un’escursione in mare su barche fidate, persino un panzarotto o un babà mangiato al volo. In fondo, non è il Napoli che persino suo malgrado si candida ad essere l’ago della bilancia nella lotta per la Regione ma sembra più una questione di arsenico e vecchi dispetti tra rancorosi competitor.