In mattinata si era diffusa l’indiscrezione, poi smentita dalla CAF, di un possibile annullamento dell’edizione 2022 della Coppa d’Africa.
La federazione africana ha respinto l’ipotesi, ma è emersa, ora, una mail inviata dall’ECA (Associazione Europea dei Club) alla FIFA, con cui ha minacciato di non liberare i giocatori per il torneo, a causa della mancanza di un protocollo sanitario adeguato e dei timori riguardanti le restrizioni ai viaggi legate alla pandemia di Covid-19.
“A nostra conoscenza, la Confederazione calcistica africana non ha ancora reso pubblico un protocollo medico e operativo adeguato per il torneo Can, in assenza del quale i club non potranno liberare i propri giocatori”, si legge nella mail.
Oltre alla mancanza di un protocollo sanitario, l’Eca sottolinea il rischio di un’assenza dei giocatori più lunga del previsto, a causa delle “quarantene e restrizioni di viaggio” legate in particolare all’emergere della variante Omicron del coronavirus. Secondo le regole per lo svincolo dei nazionali, confermate più volte dalla Fifa dall’agosto 2020, i club possono trattenere i propri giocatori se “è obbligatoria una quarantena di almeno cinque giorni dall’arrivo” nel luogo “dove si dovrebbe giocare la partita, o presso la sede del club al suo ritorno”. Il consiglio di amministrazione dell’ECA all’inizio di dicembre ha ribadito che questi principi dovrebbero essere “rigorosamente osservati”.