La CAF estromette il Marocco dalla competizione per le prossime due edizioni del 2017 e del 2019.
Una punizione pesantissima comminata agli africani per aver rifiutato di ospitare la Coppad’Africa, torneo che si concluderà domenica in Guinea Equatoriale.
Il motivo della rinuncia era stato l’emergenza del virus Ebola che raggiunse nel periodo precedente l’inizio del torneo, il picco di maggiore preoccupazione. Alla Federazione è stata inoltre comminata una sanzione di un milione di dollari per il danno di immagine causato alla Confederazione del calcio africano, con il rischio di subirne anche un’altra di 8 milioni di euro come risarcimento nei confronti degli sponsor per lo spostamento repentino del torneo.
Oggi il Marocco occupa la posizione numero 82 nel ranking FIFA, la più bassa dal 1993 sino ad oggi.
L’11 novembre 2014, dopo vari scambi di lettere, la CAF aveva rifiutato la richiesta della Federcalcio marocchina, che confidava in un rinvio al 2016 o in una ricandidatura nel 2017, affidando l’organizzazione del 2015 alla Guinea Equatoriale. La CAF ritiene, infatti, che “contrariamente a quanto sostiene la Federcalcio marocchina, la causa di forza maggiore, dettata dal rischio di contaminazione della sua popolazione per il flusso di fan, non può essere accettata come giustificazione del rinvio“.