Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di La7.
“Stiamo agendo con metodo e senso di responsabilità, abbiamo un modus operandi chiaro, una valutazione scientifica chiara. Massima precauzione per salute e preservare l’autonomia e in più agiamo in trasparenza”.
Sulle accuse sulla gestione del paese per la seconda ondata “Si parla di un Governo impreparato alla seconda ondata. Abbiamo riportato la curva sotto controllo nella prima ondata, poi si è abbassato quasi totalmente il contagio. Oggi, col senno di poi, si fanno tante valutazioni. Noi abbiamo fatto protocolli anche sulle spiagge, sarebbe stato impossibile prescrivere misure restrittive forti durante l’estate, gli italiani erano anche provati psicologicamente. Abbiamo continuato a lavorare, la seconda ondata ha sorpreso tutta l’Europa, non siamo stati più impreparati degli altri paesi. Abbiamo lavorato al massimo, a luglio sono passato in Parlamento per chiedere la proroga dell’emergenza per mantenere i minimi presidi della Protezione Civile. Era un periodo in cui nessuno accettava questo, ma l’importante è proseguire lungo una strada. Protezione Civile sempre operativa, Governo che interviene con misure adeguate e proporzionali”.
Sugli Stati Generali “Non è stata una passerella, abbiamo avuto tutte le parti sociali, per ore e ore, ad ascoltare tutte le componenti. Ci è servito, avendo alle spalle il lavoro della commissione Colao, per la svolta green, per la digitalizzazione, per capire che serve investire sempre più nell’educazione, dagli asili alla ricerca. Se non ci fossero stati quelli, saremmo stati in ritardo. Non siamo in ritardo, adesso siamo in fase di elaborazione dei progetti, contiamo di poter tornare a confrontarci col Parlamento”
Sul nuovo Decreto dal 3 dicembre “Il sistema di monitoraggio sta funzionando, lo diciamo con la dovuta cautela. In due settimane siamo passati da un rt di 1.72 a 1.44 a 1.2. Lo diciamo con prudenza, adesso facciamo oltre 250mila tamponi al giorno. Abbiamo fatto 20milioni di tamponi. Se la curva salta, qualsiasi paese non riesce a seguire il tracciamento. Spero che venerdì l’rt si avvicini all’1, vorrebbe dire aver congelato la curva. Stiamo lavorando allo spostamento su regioni, a dicembre potremmo avere zone gialle e arancioni ma si avvicina il periodo natalizio”.
Sul periodo natalizio “Richiede misure ad hoc. Non possiamo permetterci un altro Ferragosto. La curca era vicina allo zero, ora siamo in piena seconda ondata. Riprendere il controllo della curva è un conto, riaprire tutta la socialità del periodo natalizio è impossibile”.
Sugli impianti sciistici “Tutto ciò che ruota attorno alle vacanze sulla neve, è impossibile da controllare. E questo vale a livello europeo, stiamo lavorando per avere un coordinamento: non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve. Stiamo lavorando ma non è possibile consentire vacanze sulla neve altrimenti avremmo la terza ondata. E’ un problema europeo: se in Italia chiudessimo gli impianti sciistici oggi, i nostri turisti andrebbero fuori e riporterebbero il contagio in Italia. Stiamo lavorando per ottenere un non facile coordinamento”.
Sui negozi e sulle feste per Natale “Veglioni, tombolate, festini… Conteneteli. Sarà un Natale diverso. L’indirizzo del Governo è ridurre la societlità ma consentire lo scambio dei doni e lo shopping. E’controproducente limitare gli orari, consentiremo l’apertura dei negozi con orari diversi. Vogliamo rispettare però protocolli e assembramenti”.
Sui ristori “Abbiamo stanziato 2 miliardi aggiuntivi e andremo in Parlamento per uno scostamento di 8 miliardi. Dagli ultimi DPCM, contemporaneamente abbiamo messo sul tavolo consistenti ristori per categorie esercenti specifiche, rimaste fuori dal primo intervento. Sono stati adottati decreti e contributi per le città turistiche, abbiamo tante filiere. Turismo, cultura, spettacolo. Dobbiamo intervenire per alcune categorie non protette”.
Sulle partite IVA “Dobbiamo intervenire, lo scostamento chiesto in Parlamento sarà per loro, sono le categorie che soffrono di più. Non hanno Cassa Integrazione, dobbiamo tornare a intervenire”.
Sul Vaccino “Al momento non c’è l’orientamento per l’obbligatorietà ma raccomandiamo che tutti facciano il vaccino. E’ una scelta forte quella dell’obbligatorietà, io sono favorevole alla facoltatività. Io lo farò, quando sarà disponibile vorrà dire che sarà sicuro. Vorrei che lo facessero per prime le categorie più esposte e deboli, ragionevolmente da fine gennaio”.
Sulla ripresa “Confido che col sistema di monitoraggio che ci consente interventi più circoscritti rispetto al lockdown generalizzato, ci sarà una ripresa in questo trimestre. Sulla crescita c’è incertezza ma se continuiamo così l’Italia sarà tra i paesi che si distingueranno per la sua resilienza a livello economico”.
Sul recovery fund “Il Consiglio Europeo di dicembre sarà decisivo. E’ stato sollevato un veto politico da Polonia e Ungheria. L’ostacolo è questo, c’è un impegno politico preso lo scorso luglio e non può esser messo in discussione. E’ nell’interesse di tutti, non solo dell’Italia che sarebbe maggiore beneficiaria. La seconda ondata è anche più distruttiva. Polonia e Ungheria hanno posto un veto politico, credo che rivedremo questa posizione tutti insieme. E’ ragionevole che lo facciano, se non lo rimuoveranno danneggeranno le loro economie. Andremmo in esercizio provvisorio”.
Sulle scuole “Le scuole riapriranno prima possibile, cercheremo di riaprirle prima di Natale, compatibilmente con la curva epidemiologica”.