In diretta ad ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione in onda su ‘Radio CRC’, è intervenuto Paolo Condò, giornalista Sky Sport.
“Una canzone per salutare Hamsik? C’è quella canzone di De Andrè che dice che è meglio salutarsi che non essersi mai incontrati alla quale penso ad addii così pieni di amore. È una storia fantastica perché di certo non finisce adesso. Mi piace questa cosa che Hamsik anticipi gli anni del declino, per lasciare l’immagine di sé anche di un super campione. Se ci sarà questo declino lo vedranno i cinesi. Non lo associo ad alcun esempio negativo. Non mi serve associarlo per descrivere la sua grandezza. Hamsik si esalta da solo. Io lo accomuno ad un’altra categoria di grandi campioni come Francesco Totti, Antognoni, Gigi Riva, che pur avendo la possibilità di andare a giocare nei grandi club, che ogni anno vincono qualcosa e che portano i propri giocatori a competere per il pallone d’oro, ha consapevolmente preferito restare in una piazza dove sapeva che avrebbe vinto molto meno, preferendo un tipo di amore incondizionato. Hamsik dirigente? Sicuramente se lui vorrà fare il dirigente, quando questi grandi campioni amati dalla città tornano a fare i dirigenti, perché in ogni caso si è certi della loro buona fede. Sul piano tecnico cosa perde il Napoli? Non perde un giocatore nel pieno degli anni. Dal punto di vista tecnico il Napoli probabilmente non perde niente o poco dal punto di vista tecnico. Il giocatore che andrà al suo posto sarà Fabian, che è un mondo che stai iniziando a scoprire. Un allenatore come Ancelotti sa costruire un tipo di gioco in base ai giocatori che ha. Credo che Ancelotti sia stato molto rispettoso verso Hamsik in questo inizio di stagione. Al di là dell’aspetto economico, a me piace pensare che Hamsik non abbia voluto mostrare a Napoli la parte meno gloriosa di sé”.