Attilio Auricchio, capo di gabinetto del Comune di Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte per parlare del nodo San Paolo.
“C’è sempre stato un rapporto complesso con il presidente De Laurentiis, ma perché complesso è l’oggetto del rapporto, lo stadio San Paolo ha ricevuto l’ultima manutenzione seria durante Italia ’90, nel frattempo sono cambiate norme di ogni tipo, è passata un’era zoologica, noi abbiamo messo delle risorse, ma sarebbe impossibile pensare di sottrarre risorse al tessuto sociale e destinarle allo stadio cittadino. Con le Universiadi abbiamo avuto un’occasione che non ci siamo lasciati sfuggire, purtroppo l’impiantistica sportiva non è finanziata dall’Europa, martedì c’è stata una cena istituzionale con alte autorità cittadine e vari ospiti che dà il senso di una ripresa dei rapporti che deve necessariamente produrre questa convenzione per dotare la società di un rapporto giuridico corretto, che vada avanti negli anni.
La convenzione non durerà 1 o 2 anni, il tempo medio da cui partiamo è un quinquennio, il nostro obiettivo è arrivare a un 5+5 da verificare con un test match al termine del primo quinquennio, una convenzione dunque rinnovabile. Il presidente De Laurentiis non ha mai chiesto formalmente una convenzione di 100 anni, aveva offerto precedentemente un progetto di riqualificazione che prevedeva una netta diminuzione dei posti a sedere, non corrispondente alla visione normativa attuale, noi l’abbiamo rigettata e ora operiamo grazie alle Universiadi. La convenzione serve a normalizzare il rapporto giuridico ed assicurare le gestione, non prevede dunque altre migliorie oltre quelle previste per le Universiadi, poi ovviamente la società ha tutte le possibilità di fare tutte le posposte migliorative che si ritengono utili. Quando arriverà la firma? Sicuramente entro l’anno finanziario in corso, quindi ci siamo, domani è impossibile, va prima approvata in giunta”.