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Compilation di cori razzisti a Brescia, “Napoletano Coronavirus” la nuova hit dell’idiozia

tifosi brescia

Cori razzisti a Brescia, denunciati anche da Sky Sport in diretta televisiva. Un’abitudine alla quale proprio non riusciamo ad abituarci.

 

 

Non ne possiamo più. E non abbiamo paura di chiamarla con il suo nome. Anzi, con i suoi nomi, perché questo fenomeno non può circoscriversi in una sola parentesi. Non si tratta solo di sociologia, ma di educazione, di intelligenza, di senso civico e di senso morale. Di tutto, letteralmente tutto, quello che dovrebbe distinguere l’essere umano del 2020 da quello di secoli fa. Di millenni fa. Eppure, ancora una volta, dobbiamo fare i conti con il razzismo e con l’idiozia che popola e spopola nel calcio italiano, l’unico che ancora permette che questo fenomeno continui a proliferare.

Infatti, quando da altre parti si radiano PER SEMPRE (e scusate il caps lock, ma viene proprio voglia di urlarlo) individui colpevoli di insulti razzisti negli stadi di tutta Europa, in Italia continuiamo a fare orecchie da mercante. Allenatori che “non si sente dal campo”, telecronisti che ignorano quando dovrebbero invece mettere a disposizione le proprie registrazioni, denunciando e pretendendo giustizia perché è anche il loro il prodotto inquinato, autorità che multano e tanto basta, quando basta.

Questa sera, a Brescia, una vera e propria compilation contro il napoletano, che tanto che fa: “Odio Napoli”, “Vesuvio lavali col fuoco”, grandi ed intramontabili classici ai quali si va ad aggiungere una nuova hit dell’idiozia, destinata a diventare più diffusa dell’ennesima vittoriosa canzone sanremese, “Napoletano Coronavirus”. Come si aggiornano i tifosi, come si aggiorna il nostro bel calcio, eh?

Un problema serio, sul quale si sta concentrando l’attenzione (e la paura) di tutto il mondo e che sta provocando grappoli di morti. Ma va bene, tanto è goliardia. Tanto nessuno sente. Anzi no, addirittura questa volta i telecronisti di Sky Sport hanno denunciato la cosa in diretta televisiva. E allora che si fa? Assisteremo alla solita multa? Ai vertici del calcio italiano che lasceranno perdere? Al presidente della squadra i cui tifosi hanno intonato il coro che non chiederà scusa o non prenderà provvedimenti? O magari, questa volta, possiamo sperare in una mossa decisa da parte di tutte le parti in causa?

Perché il napoletano è vero che si fa secco ma non muore. Ma ogni tanto può anche scocciarsi abbastanza. E intanto, a Radio Serie A, godiamoci la nuova hit dell’idiozia.

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