A Radio CRC è intervenuto Ciccio Colonnese, ex calciatore.
“Quando arrivai al Napoli per sostituire Fabio Cannavaro me lo ricordo bene. Non è stato facile arrivare e sostituire un giocatore come lui in una piazza dal palato fino come quella di Napoli. Aver lasciato un bel ricordo mi riempie di gioia. Il mio più grosso rimpianto è stato quello di non aver giocato la finale di Coppa Italia col Napoli e di non averla vinta. Il rimpianto è stato quello di non essere stato riscattato dal Napoli, andai via piangendo. All’Inter mi manca uno scudetto, quello del 1998. A distanza di anni brucia ancora. Il grande dispiacere è non aver vinto quello scudetto che meritavamo. Nella vita tutti possiamo sbagliare, ma bisogna riconoscere gli errori, ma questa mancanza dell’arbitro di non ammettere il proprio errore è sbagliata, bisogna ammettere gli errori. Lui è contento e felice così, buon per lui. Il Napoli è forte, bello, concreto, giovane e frizzante. C’è la curiosità di vedere come ripartirà. Per noi che abbiamo fatto calcio sappiamo che non c’è mai stata una pausa così lunga. Nessuno può dire come si arriverà dopo la sosta, questa incertezza crea la curiosità di capire se il Napoli ha tenuto la barra dritta. Fino ad oggi ha giocato bene meritando il primo posto in classifica vincendo anche partite toste su campi difficili. C’è grande curiosità perché affronta una squadra forte come l’Inter. Se il Napoli è quello visto prima della sosta, non c’è partita perché è più forte. Bisogna far bene anche nelle amichevoli. Se vuole vincere il campionato queste due partite sono molto importanti.
Non mi aspettavo questa riuscita di Kim, chi dice di sì è bugiardo. Complimenti al ragazzo che è molto serio e forte, io amo questo calcio e finché non torneremo a difendere in questo modo in Italia non andremo avanti. Lo hanno dimostrato anche le squadre che sono andate in fondo ai Mondiali. Kim lo terrei, è un giocatore forte. È più facile trovare un’alternativa a Juan Jesus piuttosto che a Kim. Koulibaly è un campione, ma nell’ultimo periodo era con la testa un po’ fuori da Napoli e voleva andare via per trovare altri stimoli. Per il bene del Napoli è stato meglio che sia andato via a questo punto. Secondo me non sanno neanche gli allenatori se dopo la sosta cambierà qualcosa. Devi capire chi ha lavorato meglio ed è difficile capire che può accadere. Le partite sono complicate e toste da subito, il Napoli affronterà subito Inter e Juventus. C’è questa incognita dello stop”.
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