A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Fulvio Collovati, Campione del Mondo Italia ’82.
“Abbiamo assistito ad un Mondiale con Messi protagonista, di conseguenza i paragoni sono inevitabili. Direi di lasciare in pace Diego, perché è il Dio del calcio, al di là di quello che abbiamo visto. Ho tanto rispetto per tutto quanto ha vinto Messi, gli mancava il Mondiale, ma non scomoderei Maradona con cui ho avuto modo di parlare, che ho toccato con mano, ho avuto modo di parlarci, di soffrire alle sue finte e di capire la sua grandezza e umanità. Non mi allineo a tutti questi che fanno questo giochino Messi come Maradona, ogni epoca ha il suo fuoriclasse, ma Diego è il Dio del calcio. Bisogna onestamente ammettere che Messi ha fatto un Mondiale straordinario e portato la sua squadra alla vittoria, ma lui non è ancora un mito, chi mitizziamo è Maradona. Crujiff o Messi? Faccio parte di quell’epoca, quindi dico Crujif. Marcatura di Claudio Gentile? È sempre stato molto falloso nei confronti di Maradona, a Zico ha strappato la maglietta, ma non l’ha messo a terra. Loro erano fuoriclasse nonostante i falli e quel tipo di gioco. Quando si parla di qualcuno bisogna vedere, capire e sapere cosa faceva in campo. La generazione successiva ti dirà Zola, Totti, Baggio, ma ciò che ho visto fare in campo a Rivera me lo fa considerare inarrivabile. Il centravanti che più mi ha messo in difficoltà? Ogni domenica era una sfida, non dormivi la notte. Uno che mi ha fatto soffrire era Trevor Francis. Scudetto al Napoli? Solo il Napoli può perderlo. Argentina-Francia? Da un punto di vista sportivo, il Mondiale resta nell’album dei ricordi come un 3-3 meraviglioso. Senza dimenticare che è stato un Mondiale dove ci sono stati diritti violati”.