Giornata nera per il capitano dell’Inter, cercato insistentemente dal Napoli durante l’ultima sessione di mercato.
Mauro Icardi non vive uno dei suoi momenti migliori. Dopo le polemiche in seguito ad alcune frasi contenute nella sua autobiografia e il successivo comunicato della curva Nord, Icardi aveva provato a risolvere la questione tramite un messaggio pubblicato sul proprio profilo Instagram. Nulla di fatto, a San Siro – dove oggi era in programma Inter-Cagliari – l’argentino è stato duramente contestato dalla curva con annesso striscione offensivo. Il rigore sbagliato contro i sardi e la successiva sconfitta dei nerazzurri sicuramente non ha aiutato Icardi, per il quale il peggio doveva però ancora venire: una volta tornato a casa, il capitano dell’Inter ha visto circondare la propria abitazione da 40 tifosi, come raccontato da Massimo Brambati, ex difensore ed oggi opinionista di 7Gold: “Sono abituato a vedere entrare e uscire calciatori dal mio palazzo, vive lì anche Maurizio Ganz. Ho assistito alla scena: hanno aggredito la macchina di Icardi, erano in 40 di cui una decina fermi. I supporters hanno anche appeso uno striscione fuori dal condomino con riferimento alle dichiarazioni post-Sassuolo riportate nell’autobiografia: “Noi ci siamo, quando arrivano i tuoi amici argentini ci avvisi o fai da infame?”. La situazione non è degenerata grazie al pronto intervento del portiere, membro di una cooperativa di sicurezza, intervenuto come raccontato dallo stesso Brambati: “con una pistola in bella vista. Icardi ha poi chiesto che venisse rimosso lo striscione”. Si annunciano tempi duri per Mauro Icardi, domani è in programma un incontro con la società. Chissà che gennaio non riservi qualche grossa sorpresa dopo il rinnovo milionario appena firmato con l’Inter.