Gianluca Ciotti, avvocato dell’arbitro Gavillucci, ha parlato a Radio Crc all’interno di “Un Calcio alla Radio”.
“Non c’entra nulla la vicenda Sampdoria-Napoli nella vicenda Gavillucci. Non può aver determinato da sola la sospensione dell’arbitro, non può avere la rinomanza tale da poter dismettere un arbitro attraverso la comunicazione di un comunicato ufficiale sul sito dell’AIA. Noi contestiamo il principio di trasparenza nella gestione degli arbitri: l’anno scorso erano 23 arbitri, oggi ne sono 21 senza nessuna variazione del numero delle squadre del campionato di Serie A.
L’AIA ha scelta in precedenza l’organico, non può cambiare senza dati oggettivi. E’ stato dismesso per una valutazione che ha pubblicato una graduatoria non conoscibile per gli arbitri in quel momento. Abbiamo fatto ricorso e finalmente l’ho potuta vedere e Gavillucci era ultimo per questione centesimale. Perché arbitra i ragazzi?
Dopo la dismissione non è prevista una retrocessione ma si riparte dalle designazioni provinciali. Noi chiediamo il reintegro, mandarlo a casa senza nessun tipo di condotta trasparente non è decisione di natura tecnica. E’ stata una decisione politica? Il Comitato Nazionale è un organo eletto e quindi è stato dismesso per motivi politici. Gavillucci è una persona corretta, di lavoro fa solo l’arbitro e l’AIA dovrebbe cambiare molte cose al suo interno”.