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Cina, gli investimenti salgono del 400%

Nel biennio 2015-2016, le spese del mercato cinese sono salite da 110 a 500 milioni di euro.

Dopo i russi e gli arabi, ora tocca alla Cina tentare di monopolizzare il mercato calcistico mondiale. Pazzeschi, folli, i numeri del boom del paese del Sol Levante, che in un anno ha visto gli investimenti salire addirittura del 400%!

Nel 2016, infatti, i cinesi hanno speso una cifra vicina ai 500 milioni di euro, tra cartellini, ingaggi e costi di ammortamento. Cifre di gran lunga superiori rispetto a quelle del 2015, quando i cinesi spesero “solo” 110 milioni. E ora, in questa sessione invernale, il mercato orientale ha praticamente pareggiato le spese della Premier League, notoriamente il campionato più ricco al mondo: 166 i milioni spesi dai cinesi, 167 quelli investiti dagli inglesi. Lontanissime Italia, Francia e Germania, ferme, rispettivamente a 77, 70 e 60 milioni.

Ma i cinesi hanno la possibilità di superare le spese inglesi per motivi cronologici. Infatti, il mercato in Cina è aperto fino al 26 febbraio, a differenza di quello europeo, che invece chiude il 31 gennaio. Questo perché la finestra invernale nel Sol Levante equivale a quella estiva europea. La Chinese Super League è ferma e fino al 26 febbraio i cinesi continueranno a spaventare tutti con le loro cifre da capogiro.

Ma ora i club europei cercano di trovare una soluzione, una sorta di “proibizionismo” per salvaguardare i propri gioielli dagli assalti cinesi: la manovra parte da Abramovich (furioso per i tentativi del Tianjin di sedurre il suo centravanti Diego Costa), ed è volta a costruire un muro dall’Inghilterra alla Germania, passando per Francia, Spagna e Italia. E anche il governo cinese ha introdotto una sorta di Fair Play finanziario, riducendo i costi per l’acquisto di nuovi calciatori, imponendo un “salary cap” sul modello del campionato americano e della NBA, e riducendo il numero degli stranieri in campo, passando dal 3+1 (dove l’uno era comunque un calciatore asiatico) al 3 “secco”.

Tantissimi sono i calciatori approdati in Cina: c’è il “nostro” Pellè, Tevez (divenuto il calciatore più pagato al mondo con 42 milioni di stipendio a stagione, Lavezzi, Oscar, Hulk, Ramires, Gervinho, Jackson Martinez e Witsel. E i cinesi cercano l’assalto anche ad altre stelle europee, come Aubameyang, Diego Costa e Kalinic, oltre a promettere di arrivare un giorno a Messi e Ronaldo.

E non finisce qui, perché anche parecchi allenatori sono sbarcati in Cina (Lippi, Villas Boas, Cannavaro e Ferrara) e si parla di un “trasferimento” anche per alcuni tra i migliori arbitri europei, con Clattenburg e Webb in pole position.

Sempre più soldi, dunque, nella terra dei Dragoni. Vedremo come finirà.

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