Il Chievo ha tirato un sospiro di sollievo leggendo il dispositivo emesso dal Tribunale nazionale federale (Tfn) sul caso “plusvalenze fittizie”, che lo ha visto coinvolto assieme al Cesena.
Il deferimento è infatti risultato improcedibile a causa di un vizio procedurale.
Eppure – come riporta l’ANSA – proprio le sanzioni applicate dal collegio ai romagnoli, lasciano intendere che i veneti difficilmente cominceranno il prossimo campionato da zero punti. Il Cesena infatti è stato riconosciuto responsabile sia in via diretta che in via oggettiva degli illeciti contestati e penalizzato di 15 punti, come richiesto dalla Procura guidata da Pecoraro, da scontarsi nel 2018-19 nel caso in cui la società dovesse risultare iscritta a qualsivoglia campionato organizzato dalla Figc. Le operazioni di scambio di calciatori indicate nel deferimento, spiega il Tribunale, hanno evidenziato che i vertici societari del Cesena hanno posto in essere una sistematica operazione di mercato volta inevitabilmente a sopravvalutare i dati di bilancio mediante il sistema delle cosiddette plusvalenze.
Il discorso dovrebbe dunque valere anche per il Chievo, che già domani riceverà una nuova comunicazione di conclusione indagini da parte della Procura. A quest’ultima infatti il Tfn ha restituito gli atti per istruire nuovamente il procedimento, stavolta senza essere viziato. Ecco perché gli inquirenti prima di formulare l’atto di deferimento attenderanno sia di ricevere le memorie difensive sia di ascoltare il presidente Luca Campedelli. L’audizione dovrebbe tenersi la prossima settimana, subito dopo scatteranno i deferimenti (per il Chievo, per il presidente e per i quattro amministratori del club coinvolti). A quel punto toccherà al Tribunale fissare la data del nuovo processo di primo grado, verosimilmente tra il 6 e il 10 agosto per poter arrivare a sentenza prima dell’avvio del campionato.