Maurizio Romei, presidente della Settignanese, club che ha lanciato Federico Chiesa (e in cui è cresciuto anche l’ex azzurro Tonelli) ha parlato a TMW del futuro del gioiello della Fiorentina.
Chiesa e Tonelli? È un orgoglio grandissimo, sono due talenti usciti da qui. Per quanto riguarda Federico poi, mi inorgoglisce ancora di più averlo ceduto alla Fiorentina: è la squadra della mia città e del mio cuore. Ha già dimostrato, anche in Nazionale, di avere l’esperienza di un veterano. È già stato uno dei migliori in campo con la maglia azzurra, speriamo lo sia anche contro il Portogallo. Parliamo di un ragazzo guidato benissimo da suo padre Enrico, che ha grossa esperienza ed è stato un campionissimo. Ha una famiglia che lo aiuta, poi ovviamente ci mette le sue qualità che non sono certo indifferenti.
Manca il gol in azzurro? Sicuramente, speriamo arrivi presto. Però ripeto, sta giocando, anche nella Fiorentina, come un veterano, come uno che ha un’esperienza incredibile e invece ha solo 21 anni. Ha carattere, estro, grande forza fisica, speriamo che faccia una bella partita. Poi si sa nel calcio bisogna avere fortuna. Lui l’ha avuta ma ha saputo anche cercarsela.
Il futuro? L’unica speranza perché Chiesa resti ancora un anno a Firenze è che la Fiorentina qualificarsi per la prossima Europa League. Altrimenti, andrà via a cifre che vanno dai 70 ai 90 milioni, ed è l’augurio che personalmente gli faccio.
Dove lo vedrei meglio? Le squadre che possono permettersi di spendere queste cifre, magari 100 milioni, sono Juve, Inter, Milan o Napoli. Non lo vedrei male in azzurro, anzi, personalmente glielo consiglierei, poi chiaramente ha suo padre che come dicevo gli da ottimi consigli. Sicuramente a Napoli diventerebbe l’idolo dei tifosi, anche perché sa farsi volere bene. E fa tutto in modo spontaneo. È rimasto un ragazzo d’oro, l’ho visto anche di recente. Poi in campo si trasforma e diventa un gladiatore”.