Il difensore della Juventus Giorgio Chiellini ha rilasciato un’intervista che è possibile leggere in versione integrale sul “Corriere dello Sport” oggi in edicola e della quale vi proponiamo un breve estratto.
“Quindici anni di Juve sono tanti, ti entrano dentro. Vissuto l’inferno più con i due settimi posto che con la retrocessione in Serie B.
La malizia è accentuare un contatto, oppure aspettare l’avversario e spostare il pallone all’ultimo per subire falli. Quando ho ecceduto in durezza non l’ho mai fatto con cattiveria. Io mi reputo un buono e quando ho fatto male a qualcuno ci sono rimasto male.
Con Conte siamo partiti da una base molto bassa e abbiamo costruito le fondamenta della casa. Ha creato quella compattezza che è alla base della Juventus. Allegri è un esteta. Sarri è molto meticoloso e si basa molto sui numeri, è un amante del gioco e del possesso palla.
Tornare a giocare? A Pasqua ero pessimista, poi a maggio più ottimista. La speranza di tutti noi è che venga tolta la quarantena.
Questo è un anno strano fai la Coppa Italia bum, chiudi il campionato bum, inizia il terzo capitolo la Champions.
Champions? Meglio arrivare in finale e perderla che uscire prima”.