Umberto Chiariello ha parlato ai microfoni di Radio Marte in maniera molto critica verso i colleghi de La Gazzetta dello Sport.
“Non ho notizie di pistole puntate alla tempia di Sarri quando ha firmato l’adeguamento del contratto la scorsa estate quando ha firmato un quadriennale ad un 1,4 milioni a stagione. Il tecnico dichiarò che il presidente lo aveva trattato meglio di quanto si aspettasse, quindi di cosa stiamo parlando? Vengono fatte domande capziose al tecnico che magari ci casca perché non è bravo con la diplomazia. Quelli della Gazzetta vanno a fare queste domande proprio per questo motivo.
Gli scorsi giorni la Gazzetta ha titolato: “Il Napoli nega il San Paolo ai campioni dell’87” scrivendo una bugia clamorosa, a firma di due colleghi napoletani che dovrebbero vergognarsi. La pista d’atletica non è gestita dal Napoli. Quando certa stampa vuole per forza rompere le scatole a Napoli Sarri e De Laurentiis ci cascano sempre.
Allegri ha fatto i suoi calcoli, fare festa a Roma era un problema per la finale di Coppa Italia. Non sono scesi in campo per perdere, hanno semplicemente guardato alle loro esigenze. La vergogna è fissare una finale di Coppa Italia nella fase decisiva del campionato, Roma-Juve è stata svuotata di ogni significato”.