Umberto Chiariello, giornalista di Canale 21, è intervenuto a Fuori Gara, trasmissione in onda ogni giorno, dalle 13.30 alle 15, su Radio Punto Zero, condotta da Michele Sibilla e Fabio Tarantino:
“De Laurentiis può essere l’unico presidente in Italia in grado di proporre un contratto “alla Ferguson” per Sarri, con prospettive di manager all’inglese.
Solitamente in Serie A un triennio sembra già un ciclo enorme. De Laurentiis ha una storia professionale diversa da Ferlaino, che era un discreto mangia-allenatori: De Sica è stato con lui ventisette anni consecutivi. De Laurentiis avrebbe tenuto a vita anche Mazzarri, con una proposta da quattro milioni a stagione, e Benitez, che già pensava al Real Madrid.
Per Sarri ci sono tutte le condizioni per essere al centro di un progetto importante senza l’obbligo di vincere, perché il Napoli non è la Juventus.
Non capisco perché Sarri debba rifiutare con ingaggio da tre milioni allenando la squadra per la quale tifa da bambino. L’unico ostacolo è il progetto: cosa può fare il Napoli? Sarri ne è consapevole.
Ad esempio: arriva Verdi? Ottimo acquisto, ma solo se non va a sostituire uno dei tre attaccanti titolari. In estate sono stati accostati trentaquattro portieri al Napoli, non so proprio quale sia la strategia: io punterei su un profilo italiano come Perin o Meret, una scommessa che farei, con alle spalle un esperto come Sorrentino.
All’estero l’unico portiere che mi piace è Oblak, che è impossibile da prendere, così come Keylor Navas, che ha uno stipendio importante. Leno non mi fa impazzire, così come Rulli”.