Eduardo Chiacchio, avvocato ed esperto di giustizia sportiva, è intervenuto su Radio Marte.
«Il Napoli è stato prosciolto dai due gradi di Giudizio della Giustizia Sportiva per cui, se fosse ravvisata qualche anomalia, non si può procedere in altra maniera nei confronti di una sentenza passata in giudicato se non con il ricorso della revocazione. Cosa che troverebbe tanti ostacoli essendo un rimedio di carattere eccezionale. Con la Juventus il ricorso alla revocazione è stato avviato e accolto perché parliamo di un fatto sistemico mentre mi pare che per il Napoli sia un caso unico. In ogni caso rimarrebbe un fatto difendibile anche nel merito perché Osimhen quell’importo lo valeva, non è stata alterata alcuna somma. In questo momento il Napoli non rischia assolutamente nulla perché la società è stata prosciolta in due gradi di giudizio.
Se ci sono dei fatti nuovi è chiaro che la situazione cambierebbe. In merito al processo del 22 febbraio, relativo alle altre 8 squadre che hanno avuto rapporti con la Juventus, per coerenza dovrebbero esserci la conferma della richiesta delle solo ammende e non invece di penalizzazioni. Il Collegio di Garanzia del Coni, al quale la Juve inoltrerà il ricorso, non potrà ridurre direttamente la penalizzazione ai bianco-neri. Se saranno individuate delle lacune nel comparto motivazionale allora il Collegio dovrà rimettere gli atti alla Corte Federale che ha emesso la sentenza impugnata per una rivisitazione eventuale della pena. La Giustizia Sportiva ha stabilito che sul valore del calciatore non si può essere oggettivi nella valutazione, diverso è il caso in cui intervengono confessioni, alterazioni, intercettazioni dove è possibile intervenire in sede disciplinare, cosa che riguarda la Juve».