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Cds – Il taglio stipendi della Juve non piace alla Lega, non per risultati ma per tempi e modi

agnelli

L’analisi del Cds (Corriere della Sera) sul taglio stipendi che la Juve ha annunciato negli ultimi giorni.

 

“Il taglio stipendi che la Juventus ha effettuato non piace alla Lega. Non tanto per il risultato, quanto per i tempi e il modo in cui è arrivato. In via Rosellini speravano di potersi presentare all’Aic (stasera alle 19) con un fronte compatto e invece, così, la serie A rischia di dare un’immagine diversa, in cui ognuno va per la propria strada. Anche molti club sono rimasti sorpresi. L’azione della Juve viene considerata un escamotage finanziario per sistemare il bilancio”.

“L’Inter, che non è quotata in Borsa, avvierà le trattative con i suoi giocatori senza fretta dopo Pasqua; il Milan sta seguendo un suo percorso; la Roma invita a ragionare di sistema. Il fronte non è compatto. Intanto la Lega proporrà al sindacato il congelamento degli stipendi da marzo sino a giugno. Non si parla di tagli perché per quelli ogni società deve procedere per la sua strada. La decisione è stata presa essenzialmente per tre motivi: fronteggiare la scarsa liquidità di questo periodo, evitare eventuali penalizzazioni in classificaeche qualche giocatore possa chiedere a maggio la messa in mora e quindi svincolarsi. Il modello Juve, per assurdo, non dispiace filosoficamente all’Aic. I calciatori sanno che devono fare la loro parte.”

L’analisi completa sul Corriere della Sera.

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