Il Cds (Corriere dello Sport) ha fatto il punto sul rinnovo dei contratti dei giocatori azzurri. Da Fabian a Insigne passando per Zielinski, il punto.
“La discussione in essere con i manager di Fabian, svelata dal giocatore in persona in Spagna, ha risvegliato il mostro: il mercato. Dormiva da qualche giorno, pochissimi considerando che le porte della tana degli affari del calcio sono state chiuse lunedì, ma alla fine il meccanismo è questo: o si tratta fuori, oppure in casa.
Come nel caso dei rinnovi. Lungo l’elenco delle questioni tinte d’azzurro: Fabián, dicevamo, che più che altro è l’esigenza di sentirsi più sereno sotto il profilo dell’ingaggio(considerando che la scadenza è fissata nel 2023); e poi casi urgentissimi, tipo quelli di Mertens e Callejon, legati al Napoli fino al 2020, oppure più interessanti per il valore dei personaggi in questione (vedi Insigne, Milik, Zielinski, Allan). […]
Il prossimo capitolo da chiudere con autografi e fotografie di rito sarà quello di Zielinski: è più o meno un anno che il Napoli chiacchiera con il suo manager, Bolek, e le parti hanno dovuto affrontare varie scogli (dall’ingaggio alla clausola rescissoria).
La fiducia, comunque, regna sovrana, di certo più di quanto non stia accadendo con Milik.
Arek ha chiesto il raddoppio dello stipendio, partendo da 1,8 milioni a stagione, e di recente tra l’altro è stato anche vittima dell’inquietudine da mercato provocata dalla caccia a Icardi. Il Napoli e Carletto, però, credono in lui: gli approcci con Pantak, il suo manager, sono ricominciati.
Anche a Insigne, e dunque a Raiola, è stato prospettato un prolungamento con ritocco verso il basso, mentre con Allan la storia è in evoluzione: dopo il capitolo Psg anche lui ha chiesto udienza. E mentre con Younes si dialoga senza fretta o urgenze particolari, con Mertens e Callejonbisogna decidere in fretta: da gennaio 2020 si potranno svincolare a parametro zero, cosa al momento quasi scontata nel caso di Dries. Singolare il caso Hysaj: da sicuro partente a confermato. Con un contratto fino al 2021: il futuro è un’incognita. Vera.”