Il Corriere dello Sport ha intervistato il presidente della FIGC Gabriele Gravina, che ha parlato dei vaccini e del rischio per il campionato.
A seguire le parti salienti dell’intervista a Gravina:
“Vacciniamo noi l’Italia. Il calcio è pronto a offrire i suoi hub sportivi per accelerare l’immunizzazione del nostro Paese. I nostri club hanno un’organizzazione sanitaria: la offriamo per somministrare le dosi, ma nessuna priorità per gli atleti.
Campionati a rischio? Il protocollo funziona: i campionati non corrono alcun rischio. Il passaporto vaccinale può essere la chiave per riaprire gli impianti. Mancini e l’Italia? Stiamo definendo i piani futuri: sì, per gli Europei arriverà il rinnovo.
Su Lazio-Torino decide il Giudice Sportivo. Sarebbe meglio, comunque, che le valutazioni delle Asl fossero uniformi. Resistenza dei club a lasciar partire i giocatori per le partite delle nazionali? Non abbiamo il potere per fare delle deroghe, decide la FIFA; mi auguro che non accada per le gare della Nazionale. Anche quest’anno la perdità sarà simile a quella dell’anno scorso; lavoriamo con i club per una rinegoziazione degli ingaggi con i tesserati.
I livelli retributivi pre-pandemia sono da limare, dato che si fondavano su ricavi venuti meno. Onore a Mancini su Kean, che ha continuato a stargli vicino. Non sono rimasto stupito da Orsato; dobbiamo solo stare attenti a non strumentalizzare le decisioni che ci fanno comodo, dato che la trasparenza richiede responsabilità.”