Gaetano Castrovilli, centrocampista della Fiorentina finito in orbita Napoli, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
“Cosa mi ha colpito di Mancini? Oltre alla sua umanità e le sue grandi competenze e conoscenze calcistiche mi ha stupito la sua fiducia nei giovani. Lui crede davvero nelle nuove generazioni del calcio italiano e lo conferma l’età media della nostra Nazionale nell’ultimo periodo.
Ricordo quando ho giocato con Barella in una selezione Under 16. E’ un condensato di energia, ha doti fisiche fuori dal normale. Una potenza che abbina a qualità tecniche. E’ un interprete moderno del ruolo.
Sensi? La sua statura lo rende molto agile infatti è bravo nel liberarsi dall’uomo e da marcature asfissianti. Ha anche un’ottima visione di gioco e un grande piede. Che gli permette di confezionare lanci millimetrici e di essere micidiale nei calci da fermo. Stava disputando una stagione incredibile peccato che sia stato frenato dagli infortuni.
Pellegrini ha grande tecnica, concretezza, abilità nel servire assist e nel farsi trovare al posto giusto in fase conclusiva. Quest’anno grazie a Fonseca ha trovato una nuova dimensione e un nuovo ruolo che lo rendono ancora più europeo come tipologia di centrocampista.
Zaniolo? Doti fisiche uniche. Che si sommano a tecnica e fantasia. Sono contento che l’Europeo sia stato rinviato. E’ una vetrina che Zaniolo merita.Il giocatore giallorosso ha un potenziale incredibile.
Tonali è un predestinato. Si parla di lui già da qualche anno nonostante sia giovanissimo. Possiede una formidabile visione di gioco.
Locatelli è un ragazzo umile con i piedi per terra. E’ un centrocampista elegante e tecnico. Sta maturando, sono convinto che in futuro farà le fortune della Nazionale.
Mandragora ha doti di leadership importanti. Ha tecnica e senso dell’ordine in mezzo al campo, è stato un po’ penalizzato dagli infortuni.
Verratti? E’ un calciatore universale, uno dei più forti del Mondo. Nonostante sia ancora giovane ha già maturato grandi esperienze a livello internazionale. Ha una tecnica raffinata che utilizza nelle due fasi di gioco.
Indossare la 10 di Antognoni? Per me sarebbe fantastico. So quanto la maglia numero 10 sia importante per Firenze. E i campioni che l’hanno indossata. Da Antognoni a Baggio; da Rui Costa a Mutu. Poter realizzare quello che ha fatto Antognoni con la maglia della Fiorentina e della Nazionale sarebbe fantastico per me. Io ho la fortuna di vederlo quasi ogni giorno e di ascoltare i suoi consigli. Tutto questo non può che aiutarmi. Vi confesso che quando Montella mi paragonò ad Antognoni non ci credevo. Neppure dover aver sentito la registrazione delle sue parole”.