Continua la battaglia legale tra Cristiano Ronaldo e la Juventus, dopo che il portoghese ha presentato una domanda di arbitrato per chiedere il pagamento di 19,5 milioni di euro.
Sono due i ricorsi presentati dal portoghese, di cui uno già dichiarato inammissibile, come spiega lo stesso club bianconero tra le righe del bilancio al 30 giugno 2023.
«In data 19 giugno 2023, Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro, ha notificato alla Società una domanda di arbitrato (“Prima Domanda”), con cui veniva richiesta la condanna di Juventus al pagamento di circa € 19,5 milioni, per fatti connessi alla c.d. seconda manovra stipendi (stagione sportiva 2020/21), per le seguenti ragioni: (a) in via principale, per l’asserita nullità dell’accordo di riduzione dei compensi che l’Ex Tesserato aveva sottoscritto relativamente alla stagione sportiva 2020/21, (b) in subordine, come conseguenza dell’annullamento per dolo del predetto accordo di riduzione; (c) in via d’ulteriore subordine, a titolo di adempimento di quanto previsto in un asserito accordo di integrazione, qualora possa intendersi valido ed efficace un simile accordo non concluso nel rispetto dei requisiti previsti dalla disciplina applicabile; e (d) in via di estremo subordine, a titolo di responsabilità extracontrattuale o precontrattuale».
«In data 29 giugno 2023, la Società ha trasmesso ai legali dell’Ex Tesserato ed agli arbitri nominati la propria risposta, sollevando eccezioni pregiudiziali e preliminari e contestando, in fatto e in diritto, le prospettazioni avanzate dall’Ex Tesserato. In data 24 luglio 2023 si è tenuta la prima udienza del procedimento arbitrale. L’udienza per la discussione della causa si terrà il 21 novembre 2023. Il termine per la pronuncia del lodo arbitrale è il 22 aprile 2024». Per la prima domanda, quindi, il collegio arbitrale dovrà esprimersi entro il prossimo aprile.
Nel frattempo, però, Cristiano Ronaldo e i suoi legali avevano presentato un secondo ricorso. «In data 30 giugno 2023, il giorno successivo alla trasmissione della risposta da parte della Società alla Prima Domanda, a mezzo della quale Juventus ha rilevato la presenza di vizi formali della procura alle liti idonei a determinarne l’inesistenza e/o la nullità e, pertanto, l’inammissibilità della Prima Domanda, l’Ex Tesserato ha notificato alla Società una seconda domanda di arbitrato, identica alla Prima Domanda, salvo che la nuova domanda è stata accompagnata da una nuova e diversa procura alle liti (“Seconda Domanda”)».
«In data 10 luglio 2023, Juventus ha trasmesso ai difensori dell’Ex Tesserato e agli arbitri nominati la risposta alla Seconda Domanda, parimenti sollevando eccezioni pregiudiziali e preliminari e contestando, in fatto e in diritto, le prospettazioni dell’Ex Tesserato. La prima udienza si è tenuta il 4 settembre 2023 e l’udienza per la discussione della causa si è tenuta il 4 ottobre 2023. Con lodo del 30 ottobre 2023, il collegio arbitrale ha dichiarato la mancanza della propria potestas iudicandi sul merito della controversia di cui alla Seconda Domanda», di fatto quindi rigettando la domanda.
«All’esito degli approfondimenti compiuti, anche con il supporto dei propri consulenti, la Società ritiene infondate le pretese fatte valere dall’Ex Tesserato sia con la Prima che con la Seconda Domanda e, pertanto, non ha ritenuto necessario accantonare alcun fondo rischi», conclude la società bianconera.