Giuseppe Chinè, capo della Procura della FIGC, ha notificato l’atto di chiusura delle indagini sul caso D’Onofrio.
Nel corso delle indagini sono emersi “comportamenti disciplinarmente rilevanti” del presidente dell’Aia Alfredo Trentalange che rischia ora il deferimento dato che avrebbe violato le norme relative al dovere di comportarsi in ogni rapporto riferibile all’attività sportiva secondo i principi di lealtà, probità e correttezza. Questo perché Trentalange avrebbe “omesso di assumere qualsiasi iniziativa, anche la più minimale, volta e finalizzata ad accertare i reali requisiti professionali e di moralità del sig. Rosario D’Onofrio prima della proposta, fatta dallo stesso Trentalange, e conseguente nomina da parte del Comitato Nazionale AlA”.
Nel frattempo Gabriele Gravina, presidente FIGC, ha appena convocato per il 19 dicembre un consiglio federale con al punto 4 dell’ordine del giorno “situazione Aia: provvedimenti conseguenti”.
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