Il Presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
“Serie A settore con straordinarie risorse e opportunità non solo economiche, ma anche culturali e sociali. Le risorse possono aumentare sia incrementando i ricavi, sia riducendo i costi. Nel primo caso, la commercializzazione dei diritti audiovisivi all’estero va liberata da limiti legislativi che riducono le opportunità. Per esempio, vi è un termine massimo di 3 anni, mentre in altri Paesi si arriva anche a 8-9. Ci sono gli introiti dal betting, da cui il calcio non ricava nulla pur essendone l’oggetto. E infine c’è il tema di lungo periodo dei ricavi da investimenti su infrastrutture e stadi.
La FIGC voleva introdurre criteri più rigorosi per assicurare la sostenibilità finanziaria. E su questo siamo d’accordo. Quel che non ha funzionato sono tempistica e modi con cui sono state introdotte misure con effetti retroattivi.
Il ruolo della Lega nel sistema federale e nel consiglio federale non può essere solo numerico. Bisogna lavorare su meccanismi procedurali: serve un’intesa con la Lega per le decisioni che riguardano la A. Bisogna creare una media company e migliorare la struttura. La Lega ha poche decine di dipendenti, la Liga spagnola dieci volte tanto. La Lega, con poco sforzo, potrebbe diventare un vero sostegno per i club nel rapporto con le istituzioni e un supporto tecnico su temi come le infrastrutture e la commercializzazione.
Per gli stadi il primo problema sono procedure e tempi, con amministrazioni spesso in difficoltà. Vedo bene sia l’investimento da parte di proprietà straniere, sia di fondi. Significa credere nelle capacità di crescita della Serie A”.