Andrea Carnevale, ex attaccante del Napoli ora capo osservatore all’Udinese, ha parlato di Hirving Lozano a La Gazzetta dello Sport.
“La parabola di Lozano? Assolutamente normale. Lo dissi mesi fa: io, se fossi stato un dirigente del Napoli, lo avrei preso anche in quel momento quando molti pensavano fosse una pippa.
Cos’è successo? Parliamo di un messicano che aveva giocato in Olanda. La Serie A è completamente diversa, poi c’è la lingua da imparare, difficoltà da superare anche nell’ambiente, col cibo. Per questo dico che questi 6-7 mesi di ambientamento ci stanno tutti. Ma parliamo di un giocatore molto forte che può davvero fare la differenza. E poi gli attaccanti maturano più tardi. Io ho cominciato a rendere a certi livelli a 27 anni.
Problema tattico? Può darsi. Nel senso che Ancelotti lo vedeva più centrale, seconda punta. Invece Lozano dà il meglio da esterno. Dove ora si sta esprimendo, anche se giocando a destra. Gattuso è stato bravo a lavorarci, ma probabilmente lo stesso percorso di crescita sarebbe capitato anche se fosse rimasto Carletto, perché servivano tempi fisiologici. Comunque, senza volermi sostituire all’allenatore, sarei curioso di vedere Lozano a sinistra, dove rientrando e tirando di destro, il suo piede migliore, può diventare devastante sottoporta. Magari l’assenza di Insigne potrà diventare l’occasione”.