Ritmo, testa e gambe così il Napoli batte il Torino.
Non si accontenta, però, e da anche spettacolo.
Il terzetto friccicariello: Verdi, Insigne, Mertens ha fatto strizzare gli occhi e fatto gol.
Dispiace solo che Dries, autore di una buona prova, non abbia messo la firma sulla vittoria.
Ci hanno pensato Lorenzo e Simone, il primo con una prestazione straordinaria per tutti i novanta minuti.
Insigne ci sta da papa nel nuovo ruolo che gli ha cucito addosso il mister.
Il ritmo e la concentrazione hanno fatto la differenza in questa partita che non è stata solo vincente ma convincente.
Bravi tutti, nonostante il caldo e l’impegno infrasettimanale.
Carlo il croupier che tira dal mazzo le carte giuste e il banco vince.
All’inizio qualcuno aveva pensato ad un bluff, perdere le certezze fa brutti scherzi.
Questione di abitudine a stare ai tavoli importanti.
Nei privée dei grandi casinò, dove girano i veri soldi, ci arrivano i giocatori migliori e i croupier più bravi.
Lì il rischio è obbligatorio, fa parte del gioco come l’equilibrio, la calma e la consapevolezza delle proprie capacità.
Non è da tutti e anche il pubblico che assiste deve conoscere la materia.
Carlo il croupier dovrà perdonare chi ha pensato che i bari avessero già fatto saltare il banco, non è mancanza di fiducia ma solo questione di abitudine.