Rassegna Stampa

Carlo Ancelotti: ” Vivere a Napoli è una delle più belle cose che possano capitare” poi spiega i momenti dell’addio

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L’ex allenatore del Napoli oggi all’Everton Carlo Ancelotti ha rilasciato un’intervista che potete leggere in versione integrale sul  portale web del “Corriere della Sera” e della quale vi proponiamo alcuni passaggi.

“Qui c’è un ambiente diverso. In Inghilterra non si viene offesi, per esempio. L’insulto è fastidioso. In alcuni stadi italiani hai l’impressione che la gente ti odi, magari perché hai cambiato squadra. C’è felicità dentro gli stadi inglesi.

Sono andato a Napoli perché, dopo nove anni all’estero, avevo voglia di tornare in Italia e Napoli mi sembrava una piazza interessante… Diciamo che non è finita bene, ma è stata una buona esperienza. Vivere a Napoli è una delle più belle cose che possano capitare. Poi un po’ per i risultati, un po’ per altre difficoltà, si è chiuso il rapporto. De Laurentiis ha detto: “Ho pensato di cambiare”, io gli ho detto “Sei sicuro?”, lui mi ha detto “Sì”, allora io ho detto: “Ok, allora cerco un’altra squadra”.

Non avevo voglia di star fermo e farmi pagare senza lavorare. Allenare in Inghilterra è affascinante, e la società dell’Everton è ambiziosa.

Cosa mi dà fastidio quando le cose non vanno bene e mi dicano “Ah, bisogna usare la frusta, sei troppo buono, sei troppo gentile e accomodante coi giocatori!”. Non mi puoi prendere e poi dirmi di cambiare il mio modo non solo di allenare: il mio modo di essere. Perché io sono così, e così sono arrivati i successi. Se tu mi dici “Devi usare la frusta!”, è sbagliato, è sbagliato». E’ successo al Napoli ma anche al Chelsea, è successo al Paris Saint-Germain… Ho vinto tanto, lo so, ma i momenti difficili ci sono stati dappertutto. Anche al Milan ci sono stati dei passaggi difficilissimi. Però superati. Ecco: forse il Milan è stato l’unico posto dove non mi hanno detto: “Usa la frusta!”. Perché mi conoscevano”.

 

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