È cominciato il giorno di Napoli-Roma. Ne ha parlato il ds dell’Empoli, Marcello Carli:
Il direttore generale dell’area tecnica dell’Emp
Napoli-Roma è anche la sfida di Sarri contro Spalletti, allenatori che voi ad Empoli conoscete bene.
“Sono due persone molto legate a quello che è il nostro ambiente e a quella che è la nostra squadra perché Luciano è di qui, ha anche giocato nell’Empoli, tra l’altro quando ci giocavo io, e quindi ha fatto un percorso, ha allenato gli allievi, ha allenato la prima squadra, ha vinto il campionato di C e di B e si è salvato in Serie A, quindi è diventato un giocatore, un uomo e un allenatore partendo da qui. Maurizio ha fatto lo stesso percorso anche se ci è arrivato in età molto avanzata. Era un momento difficile e qui ha vinto il campionato e poi si è salvato e ha avuto una carriera importante. Con uno ci ho giocato, con l’altro ho avuto un rapporto diretto di lavoro importante e anche come affetto sono due persone importanti. Secondo me, in questo momento, in Italia, ci metto insieme anche Allegri, sono sicuramente i due allenatori che danno un gioco spettacolare, hanno un’idea di gioco importante, forse i migliori che ci sono in circolazione”.
Ci può raccontare Spalletti e Sarri fuori dal calcio?
“Sono due persone che all’apparenza sembrano molto diverse ma invece sono molto simili, poi con le sfumature che ognuno ha. Sono due fissati, innamorati e ossessionati da questo lavoro. Vivono 24 ore su 24 con la testa sul lavoro, e intendo il lavoro sul campo, sul pensare come si può migliorare, sull’aggiornarsi ed hanno questa caratteristica che secondo me è importantissima. Soprattutto hanno idee, possono sviluppare le idee. Luciano lo conosco bene, però non ho avuto la fortuna di lavorarci come allenatore, lo sto vedendo e sta facendo cose veramente importanti; con l’altro siamo stati tre anni dalla mattina alla sera insieme e so tutto di lui. Sono due persone che fanno questo lavoro con grandissima qualità, hanno grandi qualità, poi sono talmente concentrati su questo lavoro che prima c’è il lavoro, poi la famiglia. Tra l’altro hanno entrambi la fortuna di avere tutti e due bellissime famiglie e questo secondo me aiuta molto anche il loro modo di lavorare, perché trovare la famiglia e giusta e avere la serenità in famiglia è determinante. Quindi sono abbastanza differenti ma anche molto simili. Vedo in tutti e due grandissime qualità”.
Fonte: Centro Suono Sport