L’ex attaccante azzurro Antonio Careca ha parlato ai microfoni di Canale 8 durante la trasmissione ‘Otto Football Club”. Ecco quanto evidenziato:
Il Napoli si riprenderà sicuramente dalla sconfitta di Bologna – esordisce Careca – Anche se ha perso ha fatto una buona partita nella quale ci sono stati degli errori individuali. Dopo aver battuto in quel modo l’Inter non era facile rimanere in testa e non perdere la lucidità. E’ inaccettabile però subire i primi due gol in quel modo.
Questo Napoli è da scudetto? C’è la possibilità ma è difficile. Per vincerlo bisogna avere una rosa forte, ampia, non solo 11 buoni titolari. La Juve è una squadra che ha una mentalità difensiva molto forte e per me è ancora la favorita, anche quando è in difficoltà.
Maradona? Ho avuto la fortuna di giocare insieme a lui che era l’arma in più del mio Napoli. Quel Napoli però per la qualità che aveva forse ha vinto anche troppo poco però l’importante è aver divertito la gente
Cavani e Higuain ti somigliano? Il primo per la velocità, il secondo per la forza che ha vicino alla porta, è uno che lavora con la squadra.
Non amavi parlare con i giornalisti? Io sono una persona schietta, vera. Poi ho fatto amicizia con tanti giornalisti napoletani.
Quanto può essere determinante Sarri? Lo conosco poco, però non ha lavorato in top clubs. La sua mentalità di far giocare bene la squadra e di tenere i ragazzi sempre concentrati al 100% mi piace anche se, come ho detto prima, ha bisogno di grandi calciatori, minimo 16 di grande qualità.
Roma? Bisogna vincere assolutamente per distanziarla. Non so se sarà allo stadio. Quando affronti una big è chiaro che le motivazioni sono automatiche perchè a livello mediatico sono partite che hanno una grande cassa di risonanza. Quando invece affronti una formazione, ad esempio terzultima in classifica, sei un pò più rilassato e loro alla prima occasione da gol ti fanno male. Contro i giallorossi il Napoli deve cercare di fare la partita. Se farà così, vincerà.
Rimpianti nell’esperienza a Napoli? Peccato per come finì la stagione 87/88 ma devo dire che vincere lo Scudetto a Napoli, anche se è bellissimo, è sempre molto difficile.
L’Italia ringrazia il tuo infortunio per la vittoria del Mondiale ’82? Mi feci male in un’amichevole disputata alcuni giorni prima della partita.
Se mi aspettavo tutto questo affetto dopo tanti anni? E’ uno spettacolo, in questi giorni ho cercato anche di ‘nascondermi’ per strada con occhiali da sole e cappellino ma la gente mi riconosceva lo stesso e mi fermava, dimostrandomi grande vicinanza. Sarò in città fino a lunedì.
Potresti lavorare per il Napoli? Mi sono messo a disposizione della società. Ho incontrato Giuntoli ed Edo De Laurentiis ed ho detto loro che se hanno bisogno di qualche calciatore sudamericano io ci sono per lavorare gratis per il Napoli. Io ho ancora il sangue azzurro, a me non interessano i soldi. Sono stato 6 anni qui e vorrei riuscire portare al Napoli quei calciatori che possano aiutare la squadra a vincere un altro Scudetto.
Attaccanti brasiliani interessanti? C’è Gabriel del Santos che è un mancino e ovviamente Lucas Lima ma su di lui ci saranno sicuramente già tanti clubs e non sarà facile prenderlo. Piuttosto vorrei vedere, anche per 6 mesi, Tevez al Napoli
Perchè una promessa come Rafael ha deluso le aspettative? Era bravissimo nel Santos, è stato anche convocato in Nazionale. E’ difficile capire cosa gli sia successo dopo l’infortunio. Forse gli è mancata personalità
Perchè Ranieri non ti faceva giocare? Era uno scemo…(sorride, ndr). Mi metteva in panchina per far giocare Mauro