L’ex centravanti del Napoli campione d’Italia e d’Europa Antonio Careca, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport.
“Ho scelto Napoli per giocare con Maradona. Giocare con Diego era un sogno. Dovevo andare in un’altra squadra ma dopo che Moggi mi ha fatto contattare ho voluto aspettare un mese e poi sono andato al Napoli. Sono ancora innamorato della città e dei tifosi.
La Magica? Bruno (Giordano n.d.r.) è stato uno dei più forti attaccanti con cui ho giocato. L’ho conosciuto appena sono arrivato a Napoli e a Moggi e Pavarese ho detto che volevo giocare con Bruno che è un fenomeno, intelligente, rapido, potente, bravo di destro, sinistro. Lasciai a Bruno la numero 9 senza problemi, peccato che ci ho giocato un solo anno con Giordano ma anche Andrea Carnevale si è inserito subito bene quando è arrivato.
Mertens? Giordano ha più qualità ancora, però, Dries è tecnicamente molto bravo. Bruno amava giocare senza palla. Mertens ha tanta tecnica e fa sia assist che gol. E’ un giocatore fortissimo ma per me Bruno era più completo.
Meglio Maradona-Careca-Giordano o Callejon-Mertens-Insigne? Con Diego avevamo un vantaggio enorme e possiamo fare anche il paragone con il tridente del Barcellona Messi-Suarez-Neymar.
Milik? Mi piace molto, ha un bel sinistro, è un giocatore intelligente, alto, una prima punta.
Quando sono andato a Napoli, ho fatto un patto con Diego: andare in Brasile al Santos e poi al Boca, la squadra di Diego, purtroppo non siamo riusciti a farlo, magari ci portavamo anche Bruno Giordano, facevamo un grande tridente. Proprio per il patto con Diego quando mi voleva il Milan ho rinnovato con il Napoli fino al 1993, purtroppo poi Diego nel ’91 è andato via.
Chi consigliare al Napoli? Preferisco non commentare giocatori da consigliare, ho parlato di Kakà, Deco che è cresciuto al Guaranì. Il Brasile è una fabbrica di nuovi talenti, hanno migliorato anche la mentalità.
Per me i tifosi napoletani sono pazzi, in quel periodo avevamo 78mila abbonati, in trasferta venivano in ottomila, diecimila persone, il San Paolo era un inferno, nel ’90 hanno cominciato a modernizzarlo ma anche giocare a Roma all’Olimpico era fantastico, i tifosi a Napoli facevano la differenza.
100 metri in 12 secondi a Soccavo? Anche di meno, sotto gli undici perchè mio padre era un velocista, piccolo ma rapidissimo.
Il nuovo Careca? In Brasile non abbiamo uno con le mie caratteristiche o quello di Romario e Ronaldo. Forse Gabriel Jesus potrebbe avere le mie caratteristiche, peccato che ha avuto gli infortuni.
Cosa vorrei rivivere degli anni di Napoli? Penso che la vittoria della Coppa Uefa sia il momento più alto, una meraviglia, abbiamo portato il nostro calcio in Europa”