Fabio Cannavaro è intervenuto ai microfoni di Canale 9. L’ex pallone d’oro ha parlato della Nazionale Italiana e anche del Napoli.
Queste le sue parole: “Le scelte di Conte sono obbligate in un certo senso. Marcello Lippi poteva scegliere il 66% degli italiani del nostro calcio ma oggi c’è solo il 36% di scelte, questo vuol dire una sola cosa: meno giocatori ci sono meno qualità avremo. I calciatori che sono oggi in Nazionale è perché lo meritano.
Il problema? Non si punta sui settori giovanili e questo non fa emergere i giocatori italiani, quindi le società preferiscono comprare all’estero piuttosto che vedere in casa propria i talenti.
Un mio ritorno? Ho avuto un passato importante con la maglia azzurra. Il dovere di tutti gli allenatori è di dire si alla Nazionale, io ritornerò a Coverciano ma non so quando.
Il Napoli? Questo è il più forte Napoli dopo l’epoca di Maradona però mi è piaciuto molto anche quello di Mazzarri perché aveva giocatori di tecnica e qualità, anche umane. Con Sarri i tifosi si sono divertiti in più ha fatto molti gol e punti, è mancata solo un po’ di cattiveria. La differenza con la Juventus sta nella rosa e nella gestione, gli impegni sono comunque tanti ma quando hai una squadra più competitiva per un allenatore le scelte sono più facile. Il Napoli ha avuto un calo dopo la sconfitta di Torino e si è vista lì la mancanza di cattiveria.
Insigne? La sua è stata una grande crescita quest’anno, si è messo a disposizione della squadra e sostituirlo ad ogni gara non è stato facile ma ha sempre reagito bene. Gli auguro una carriera come bandiera, anche se giocare con la maglia della propria squadra non è facile.
Mondiali 2006? Eravamo forti e Lippi ce lo disse dal primo giorno che potevamo vincerlo. Dopo quella vittoria la vita di tutti noi è cambiata diventando leggende. E’ stata un’esperienza fantastica condivisa con ragazzi straordinari”.
Comments
