L’ex attaccante brasiliano del Napoli Faustinho Canè ha ricordato Pelè su Il Mattino oggi in edicola.
“Ricordi di Pelè? Ne ho due. Uno legato al Napoli. Abbiamo affrontato il Santos diverse volte. Giocammo due amichevoli a New York nel ‘68, la seconda la perdemmo 6-2. Prima della sconfitta scattammo una foto in mezzo al
campo, eravamo entrambi capitani. Quella foto l’ho sempre conservata con affetto, ancora oggi è in bella mostra nel mio salotto.
L’altro prima di venire in Italia, giocammo una amichevole per festeggiare la nazionale campione del Mondo. Ero
contro Pelè. Lo aspettai negli spogliatoi. Arrivarono tutti: Jerson, Amarillo, Zagallo, persino i magazzinieri, ma non lui. Chiesi spiegazioni e mi dissero che stava dormendo. Così scoprimmo che aveva questa abitudine di fare un
riposino un quarto d’ora prima di ogni partita.
Lo striscione? Lo guardò sempre con simpatia e affetto. Ho sempre ringraziato i napoletani per quella dimostrazione di affetto, però non era così. E poi io sono sempre stato un tifoso appassionato di Pelè. Così come lo ero di Didì e anche di Vava.
Oggi chi è il più brasiliano del Napoli? Forse Kvaratskhelia. Quello con cui tutti vorrebbero scattare una foto. Anche se, quando mi incrociano, i tifosi chiedono ancora foto anche a me.
Sosta? Non ci voleva proprio. E mi riferisco al Napoli. Penso che se non si fossero fermati sarebbero andati spediti verso la vittoria”.