Vincenzo De Luca, governatore della Campania, ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Stampa, in cui ha parlato della situazione Coronavirus nella regione.
“Via libera a incontri con amici? Sono commosso, quasi come per gli “affetti stabili” e i parenti di sesto grado. Dal 4 maggio ad oggi, inseguendo gli “affetti stabili”, sono arrivate dal Nord in Campania oltre 20mila persone; 1500 sono in isolamento. Rimarrà vietato l’ingresso da fuori regione tranne che per motivi di lavoro o di salute. Credo che se ne possa riparlare a inizio giugno. Mantenere il divieto è il presupposto per avere più flessibilità nelle singole regioni.
Non credo che siamo “molto indietro” per i tamponi. Abbiamo utilizzato al massimo le risorse disponibili. Abbiamo dovuto combattere per ottenere da Roma l’invio di tamponi e reagenti. Detto questo, confermo che non abbiamo coltivato la “tamponite”. Abbiamo seguito i protocolli delle istituzioni sanitarie nazionali e internazionali. E, senza aver “tamponato” l’universo mondo, oltre ogni ragionevolezza, siamo oggi fra le grandi regioni, quella che ha il minor numero di decessi e di positivi, avendo anche tutelato al meglio le case per anziani. E abbiano un piano per una campagna vasta di test sierologici, per avere un quadro epidemiologico aggiornato e veritiero».
Abbiamo emanato il più importante piano socio-economico in Italia. In due settimane, ed è un altro miracolo, abbiamo già emesso 70mila mandati di pagamento su 105mila richieste di piccole imprese. Completiamo i pagamenti la prossima settimana. Stessi tempi per il pagamento di mille euro per professionisti e autonomi (70mila domande). Portiamo a maggio e giugno le pensioni al minimo di 250mila anziani, fino a mille euro. Abbiamo appena ratificato un accordo con l’Inps. E poi, sono in corso contributi alloggiativi, aiuti alle famiglie con disabili, contributi agli studenti universitari. Ha conoscenza di qualcosa di simile in altre parti d’Italia?”.