Josè Maria Callejon ha rilasciato ieri un’intevista a Radio Kiss Kiss, ecco cosa ha detto circa gli obbiettivi (stagionali e non) e su cosa gli hanno detto alcuni “spagnoli” del Real dopo la partita di Champions.
“Vogliamo il secondo posto e quello è il nostro obiettivo. Dobbiamo lavorare bene la prossima settimana, la Juventus è una grande squadra, ma lo siamo anche noi. Dobbiamo giocare dal primo minuto con la testa giusta”.
Queste le parole di Josè Callejon, l’esterno indispensabile ed insostituibile del Napoli che ieri ha rilasciato una lunga intervista a Radio Kiss Kiss. Parlando degli obbiettivi stagionali, lo spagnolo si è lasciato andare anche sul “coso” che a Napoli manca da oltre vent’anni:
“Sarebbe meraviglioso vincere lo scudetto qui, un sogno per tutti. Vincere a Napoli è sempre difficile, ma noi ci proviamo ogni anno e speriamo di vincere qualcosa nei prossimi anni. Io amo Napoli, come ha scritto mia moglie in quella lettera, quando arrivi l’impatto è quello, ma anno dopo anno, giorno dopo giorno, capisci questa città e te ne innamori. La gente qui ti apre le porte di casa, come in Spagna”.
Il riferimento è ovviamente alla lettera che Marta Ponsati, la moglie di “Calleti”, ha scritto tempo addietro, in cui rivelava di aver pianto al suo arrivo a Napoli, salvo poi innamorarsi della città e dei suoi abitanti. Ma lasciando i sentimentalismi, l’esterno del Napoli ha motivato la voglia di vincere della squadra parlando anche di quanto successo in Champions League contro il Real Madrid:
“Sentiamo di essere una squadra importante, dobbiamo averne consapevolezza perchè spesso non lo pensiamo. Dobbiamo farlo, anche chi è in panchina o in tribuna, perchè simo una squadra veramente forte e possiamo vincere qualcosa. Anche contro il Real Madrid, per 55′ minuti abbiamo giocato alla pari con loro. Dopo la gara, qualcuno degli spagnoli mi ha detto che non hanno mai visto giocare una squadra come la nostra”.