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Callejon: “Scudetto? Mancano piccoli dettagli. Ecco perchè gioco sempre a maniche lunghe”

Josè Callejon è alla sua quinta stagione con la maglia del Napoli. Scelto da Benitez, come ammesso dallo stesso calciatore, nell’estate del 2013, neanche ‘Calletì’ (questo il suo soprannome) pensava di restare così a lungo in azzurro. Ha ancora tre anni di contratto e lui spera di restare a lungo perchè a Napoli è felice e si sente ormai napoletano.

In una lunga intervista rilasciata al collega Roberto Ventre de “Il Mattino”, Callejon ha parlato di tanti aspetti della sua esperienza napoletana.

Come i tifosi anche lui spera di vincere lo scudetto, anche se ci sono squadre complicate da affrontare:

“Penso che siamo sulla strada giusta. Mancano ancora piccole cose e curare dettagli che fanno la differenza per vincere qualcosa. Quali? Essere più concentrati e attenti a tutte le giocate, sulle palle inattive ad esempio”.

Non potevano mancare le belle parole su Sarri, Reina e Hamsik:

Sarri Dal primo giorno che è arrivato aveva nella testa quello che voleva e doveva fare per noi. Mi ha migliorato su tutto. Tatticamente tanto perchè lui lavora molto su questo, poi è un uomo che va sempre dritto, faccia faccia e ti dice quello che pensa e questo è apprezzato da tutti i calciatori. Pepe è un intoccabile. Ha un carattere speciale, nello spogliatoio e in  campo è un leader. In ogni squadra lo vorrei sempre con me. Marek sembra timido, poi quando lo conosci bene ti accorgi che è un ragazzo con un cuore grandissimo che ti da tutto. E’ un capitano e un amico, uno dei centrocampisti più forti al mondo”.

Callejon considera Juventus, Milan e Inter le principali rivali per lo scudetto, ma non esclude la Roma malgrado le diverse cessioni fin qui fatte. Risposta secca (“Con Higuain non ne ho parlato“) sulle parole del ‘pipita’ che non voleva più giocare con lui, prima di parlare dei suoi compagni di attacco:

Ounas si è integrato bene e anche se come tutti vorrei giocare sempre, però ci sono tante partite e si deve recuperare bene per essere sempre al cento per cento. Con Mertens o Milik centravanti per me non cambia niente. Insigne è uno dei più forti e da quando sono arrivato è cresciuto tanto. Siamo contenti di quello che sta facendo e speriamo che continui così. Spero di sfidarlo in Italia-Spagna, lui ci sarà di sicuro in una gara che sarà dur per tutte e due le squadre ed entrambe dovranno provare a vincere”.

Callejon sostiene che per migliorare la fase difensiva serve il contributo di tutti (“I gol li prendiamo tutti e il centravanti è il primo che deve difendere”), mentre per lo scudetto sono fondamentali gli approcci alle partite con le piccole: “Quando ti trovi di fronte squadre forti nessuno deve dirti di tenere alta la concentrazione”.

Callejon è convinto che Rog-Diawara-Zielinski tra qualche anno sarà il centrocampo più forte d’Italia e che il segreto di questo Napoli apprezzato in tutta Europa è il gruppo solido e l’allegria:

“Quando entri in campo e provi un senso di divertimento giochi meglio. Questo avviene quando con i tuoi compagni ridi e c’è la gioia di giocare insieme” .

Callejon svela il perchè gioca sempre con maglie a maniche lunghe e calzettoni alti (“Semplicemente perchè mi piace giocare così”) e parla anche dei suoi obiettivi stagionali personali:

“Se corro tanto è grazie alla genetica e devo ringraziare il mio papà per questo fisico. Preferisco fare gli assit, anche se sarebbe ottimo arrivare a 20-22 gol stagionali”.

Rimandiamo i nostri lettori a “Il Mattino” oggi in edicola per l’intervista integrale di Josè Callejon.

 

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