Josè Maria Callejon e il Napoli. Riportiamo alcune parti dell’intervista del calciatore rilasciata ai colleghi del Corriere dello Sport. La versione integrale la potrete trovare sulle pagine del quotidiano.
CALLEJON E IL NAPOLI. Lo spagnolo è a Napoli da un anno. I primi dodici mesi sono stati importanti perché non solo è diventato il beniamino dei tifosi ma anche perché ha ricevuto la chiamata della Nazionale. Callejon sa che rispetto all’anno scorso sta segnando di meno ma a lui non preoccupa molto questo dato perché ha promesso a se stesso di voler segnare 21 gol.
L’OBIETTIVO DELLA SQUADRA. Callejon sa cosa i tifosi si aspettano da loro ma sa anche che la strada in campionato, almeno per ora, non è delle più facili. Si parla di scudetto e ammette che il passo della Juventus è davvero spedito. Il secondo posto al momento vede la Roma a sei punti di distanza, troppi ma che lasciano una minima speranza per tentare di lottare, però l’obiettivo principale resta il terzo posto.
I RICORDI DI BILBAO E DOHA. Callejon spiega la differenza di queste due gare. Bilbao ha avuto un effetto negativo, che la squadra ha portato con sé per molto tempo mentre a Doha è stato differente: sapevano chi erano e che potevano battere i campioni d’Italia e questo ha avuto un impatto psicologico positivo su tutti, tant’è che hanno conquistato la Supercoppa.
IL LEADER. Ogni squadra ha il suo leader e nel Napoli porta il nome di Gonzalo Higuain. Lo spagnolo afferma che l’argentino è un vero e proprio trascinatore.